Star Wars Day

Cultura - 04 maggio 2020

Il 4 maggio in tutto il mondo si festeggia lo Star Wars Day. Perchè "Guerre Stellari" è considerato il film che diede inizio al postmoderno? L'approfondimento in questa pagina.

Oggi, 4 maggio, si festeggia lo Star Wars Day, la giornata interamente dedicata al franchise creato da George Lucas. Il mese di maggio è storicamente importante per l'universo di Star Wars, essendo quello in cui hanno debuttato tutti i film in live-action realizzati prima del 2015, anno a partire dal quale il periodo prediletto è divenuto quello natalizio. La scelta di questo giorno specifico, invece, è legata a un gioco di parole: "May the Fourth be with you", che il quattro sia con te, storpiatura di "May the Force be with you", che la Forza sia con te. Nonostante la Lucasfilm non abbia mai ufficialmente designato il 4 maggio come Star Wars Day ( il festeggiamento è nato infatti dalla volontà del fandom ), dal 2013 la Disney ha cominciato ad aderire all'iniziativa, con vari eventi organizzati principalmente nei due parchi a tema situati negli Stati Uniti.


Sono tanti i motivi per i quali Star Wars è considerato una pietra miliare del cinema. Uno di questi ce lo ricorda proprio Gianni Canova, professore di Linguaggi del cinema e della Tv e di Immaginari dell'era digitale. Star Wars, il primo della saga uscito nel 1977, è infatti ricordato da tanti storici del cinema come il film che ha dato origine al Postmoderno. Il motivo? È stata la prima pellicola ad attirare l’attenzione del grande pubblico sull’utilizzo del Dolby Surround, un sistema di stereofonia acustica che ha reso il sonoro importante tanto quanto il visivo. Fu lo stesso George Lucas che in occasione dell’uscita del film dichiarò: “ll sonoro di un film è il 50% dello spettacolo. L’aspetto sonoro di un film ha quindi un impatto pari a quello che detiene l’immagine proiettata sullo schermo.”


Un po’ di storia
Se la sperimentazione di nuovi formati audio affonda le proprie radici nell’avvento stesso del sonoro - il film “Napoleon” (1927) di Abel Gance, venne rieditato nel 1935, imprimendo alla pellicola un audio stereofonico; Walt Disney spese ingenti somme di denaro per mettere a punto il sistema “Fantasound” per il cartone Fantasia (1940), primo passo verso il suono multicanale - è solo nel 1975 che l’ingegnere statunitense Ray Dolby crea il “Dolby Stereo”. Questo sistema introduce sulla pellicola una traccia ottica stereofonica, la quale prevede l’uso di un decoder dedicato, che ricostruisce una colonna sonora suddivisa su quattro canali, variabilmente configurabili. Lo schema più diffuso prevede l’utilizzo di tre canali frontali (destro, sinistro e centrale) oltre ad un canale posteriore deputato al surround.
Nonostante il primo film equipaggiato con il nuovo sistema, il visionario “Lisztomania” di Ken Russel (1975) non creò particolari entusiasmi, il pubblico cambiò decisamente idea due anni più tardi quando nel 1977 uscì nelle sale “Guerre Stellari”. Fu il trionfo del multicanale targato Dolby e l’inizio di un’evoluzione costante nel miglioramento delle prestazioni sonore. Il successo fu tale che, all’inizio degli anni ’80, vennero introdotti alcuni sistemi casalinghi per la riproduzione del Dolby Stereo. Questa variante venne rinominata con quello che diverrà un termine sinonimo di qualità sonora: Dolby Surround. Fu l’inizio di una nuova era del cinema in cui si capì che i film non erano più solo da vedere ma anche da sentire.