Un convegno di due giorni sulla scrittrice belga il 26 e 27 ottobre
Organizzato con la collaborazione dell’Università degli Studi di Pavia e della Société Internationale d’Études Yourcenariennes, il convegno Marguerite Yourcenar entre la construction de l’œuvre et la vérité de l’art riunisce 23 studiosi internazionali, fra i maggiori specialisti dell’opera di Yourcenar.
Il convegno si propone di analizzare l'opera di Marguerite Yourcenar in relazione all'autrice e alle diverse posture che ha assunto durante la sua esistenza. Inizialmente ben inserita nella vita letteraria dei primi anni Trenta, è andata poi sempre più a ritirarsi dalla scena: la sua partenza per gli Stati Uniti ha dato avvio a una fase di progressiva costruzione del suo personaggio, che diventa predominante negli anni che la vedono da un lato bruciare tutto il materiale che non voleva consegnare ai posteri, dall'altro posticipare al 2037 la possibilità di consultare altri documenti personali.
Nella sua stessa una trilogia autobiografica (Le Labyrinthe du monde) il suo io è mascherato dalle ombre dei suoi antenati, come se sapesse esprimersi solo attraverso la mediazione dell'alterità. Questo “io” che dà unità all'opera è evidentemente una costruzione, un'opera anch’essa. Ciò che Yourcenar ci offre quando parla di sé è, infatti, la figura di un'autrice “coinvolta”, come direbbe Wayne Booth, cioè non certo la donna Marguerite, ma piuttosto il suo io letterario.
Il desiderio di avere un controllo completo sulla ricezione della sua opera spiega anche le sue prefazioni e i suoi epitesti in generale. Gli scritti con cui accompagna le sue opere contribuiscono a definire la sua autorevolezza e la volontà di orientare lo sguardo critico. Ciò non impedisce che l'“io” che interviene in relazione alla sua opera, “senza appartenere alla finzione che l'opera presenta, non sia meno fittizio” (Rabau, p.94). Perché «l'autore sarebbe per un'opera quello che il narratore è per una finzione: certamente una garanzia di unità e di significato, ma anche un'istanza che rimane una costruzione finzionale» (Rabau, 91).
Su questa base, il convegno si propone di dare uno sguardo alle contraddizioni del personaggio Marguerite Yourcenar, ma anche al possibile divario tra il significato che ha voluto imporre ad alcune delle sue opere e la lettura che ne hanno fatto i critici.
A chiusura del convegno, verrà proiettato il film di Volker Schlöndorff Le Coup de Grâce, preceduto da un commento di Riccardo Caccia.
L'accesso all'evento è libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
Il Convegno fa parte dell'iniziativa Badge of Honour ed è rivolto sia agli studenti dei Corsi di Laurea Triennali "Lingue, cultura e comunicazione digitale" e "Interpretariato e comunicazione" sia agli studenti del Corso di Laurea Magistrale della Facoltà di Interpretariato di Conferenza e Traduzione Specialistica che hanno scelto la lingua Francese come seconda lingua.
La partecipazione ad almeno 3 delle 7 sedute previste corrisponderà al completamento di 1 delle 4 o delle 6 attività necessarie (le prime per le lauree magistrali, le secondi per le lauree triennali) ai fini del conseguimento del Badge of Honour.
In occasione del convegno, in aula Piramide sarà possibile visitare la mostra Une descente dans l’abîme - étude sur Marguerite Yourcenar di Claudia Donzelli.
Marguerite Yourcenar
entre la construction de l’œuvre et la vérité de l’art
IULM 26 e 27 ottobre 2023 ore 9.00-19.00 - Aula Seminari (Iulm 1, VI piano)
Comitato organizzativo:
Laura Brignoli (Università IULM)
Vittorio Fortunati (Università degli studi di Pavia)
Rémy Poignault (Société internationale d'Études Yourcenariennes)
Serena Codena (Università degli studi di Pavia)
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