Dal critico all’influencer: Metamorfosi della recensione

Cultura - Data pubblicazione 10 settembre 2021 - Data evento 24 settembre 2021

Il 24 settembre un seminario di studi online

Gli innumerevoli mutamenti socio-culturali intervenuti nell’ultimo mezzo secolo invitano a riconsiderare da una diversa prospettiva la rinomata massima di Oscar Wilde secondo cui «senza la facoltà critica non esisterebbe nessuna creazione artistica degna di tal nome». Se infatti la pratica critica sembra godere oggi di una diffusione senza precedenti, incentivata anche dallo sviluppo delle tecnologie digitali, il suo statuto e la sua stessa sopravvivenza si trovano ormai ad essere costantemente messi in discussione su più versanti, fra ricorrenti e paradossali annunci di un suo imminente declino, o peggio, di una sua definitiva scomparsa.
Volendo riprendere il senso del fecondo spunto wildiano non sarebbe in effetti azzardato affermare che in un’epoca ove l’esercizio del giudizio estetico pare ormai essersi diffuso trasversalmente nella sfera pubblica, coinvolgendo via via una serie di nuovi spazi e di nuovi protagonisti, la sua legittimazione culturale abbia attraversato e continui ancora oggi ad attraversare una crisi della quale risulta arduo prevedere le ripercussioni nel lungo periodo.

Pur continuando a rivendicare un imprescindibile ruolo in quanto strumento di autoconsapevolezza e di perpetuo rinnovamento della produzione artistica, la critica più tradizionalista pare difatti aver smarrito la sua vocazione di arbitro del gusto e, in senso lato, di guida nei confronti delle “attese” del pubblico, limitandosi spesso a intrepretare il mutamento culturale senza un’effettiva capacità di indirizzarne (o perlomeno di anticiparne) i futuri sviluppi. Da questa impasse deriva inoltre la curiosa tendenza a considerarla una sorta di residuo del passato, un ricordo di un’epoca ormai tramontata, mentre essa ha per contrasto saputo dimostrare una notevole resilienza durante gli ultimi decenni, affermandosi tanto in territori quanto in modalità del tutto inedite.
L’ulteriore riposizionamento della figura dell’intellettuale sulla scorta della convergenza crossmediale ha in merito aperto un inedito orizzonte nella storia della critica segnato sia da un complessivo riassetto degli equilibri all’interno del mercato dei beni simbolici, sia, più nello specifico, da una riconfigurazione della relazione fra produttori e consumatori oggi profondamente influenzata dalle dinamiche di rimediazione caratteristiche del mondo digitale.
Sullo sfondo di questo panorama in larga parte inesplorato e ricco di incognite la giornata di studi “Dal critico all’influencer” si propone di offrire un momento di confronto fra riconosciuti esponenti della scena culturale italiana e il loro pubblico, muovendosi a cavallo fra letteratura, cinema, televisione, teatro, radio, videogames e altri settori della produzione culturale contemporanea.

Adottando una prospettiva di indagine aperta a svariati ambiti del mercato dei beni simbolici, si intendono in tal modo focalizzare con maggior precisione le tendenze via via profilatesi a partire dalla fine dello scorso millennio, cercando al contempo di cogliere i risvolti meno evidenti di un cambio di paradigma nella mutevole dialettica fra produttori e consumatori, ovvero tra l’arte e i suoi molteplici fruitori.

Il seminario di studi è realizzato dal Dipartimento di Comunicazione, arti e media "Giampaolo Fabris" dell'Università IULM in collaborazione con ESPRit (European Society for Periodical Research)


L'appuntamento è per il 24 settembre alle ore 10:00. Collegati qui a Zoom per seguire la giornata di studi.
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