Un approccio innovativo e inclusivo alla dieta mediterranea è al centro del nuovo libro del Professor Nicola Sorrentino, figura di spicco nel panorama della dietologia internazionale e Direttore Scientifico di IULM Food Academy. Il volume, intitolato La mia dieta mediterranea. La madre di tutte le diete (Salani editore), in uscita venerdì 25 aprile, offre una prospettiva aggiornata e aperta alle influenze di altre culture alimentari.
Il Prof. Sorrentino, che collabora con l'Università IULM da diversi anni guidando con competenza e visione la IULM Food Academy, sottolinea come il suo approccio superi le mode del momento. «A differenza di altri, ho sempre creduto che una dieta debba essere personalizzata, costruita sul paziente come un abito su misura», afferma il dietologo nell'intervista.
Sorrentino ribadisce con forza la validità scientifica della dieta mediterranea, fondata su solide basi di ricerca medica e riconosciuta a livello globale per i suoi benefici nella prevenzione e cura di diverse patologie. Tuttavia, il suo nuovo lavoro introduce un elemento di novità: l'integrazione di alimenti provenienti da altre tradizioni culinarie che condividono le stesse preziose proprietà nutrizionali.
«Ho voluto includere alimenti di altre culture che hanno le stesse proprietà salutari dei nostri: cereali integrali, pesce magro, verdure, spezie», spiega il Prof. Sorrentino, citando esempi come il pesce crudo (sushi e sashimi, purché di qualità e ben abbattuto) e il cous cous, come valide alternative alla pasta. Proprio sulla pasta, un caposaldo della dieta italiana, il Direttore Scientifico di IULM Food Academy rassicura: «La pasta non fa ingrassare. Dipende da cosa ci mettiamo sopra. Un piatto di pasta con verdure o legumi è sano e completo».
Questa apertura verso la "globalizzazione" della dieta mediterranea non implica uno snaturamento, bensì un'evoluzione consapevole. «La dieta mediterranea è uno stile di vita: convivialità, stagionalità, prodotti locali», precisa Sorrentino. «Se un alimento ha le stesse proprietà e rispetta l’ambiente, ben venga. Anche la sostenibilità è salute».
Il libro si conclude con un efficace decalogo per la sostenibilità alimentare, un ulteriore elemento distintivo della visione olistica promossa dal Prof. Sorrentino. Tra i consigli: limitare lo spreco di cibo, preferire prodotti locali e di stagione, ridurre il consumo di carne rossa, variare le fonti proteiche, evitare gli imballaggi di plastica e bere acqua del rubinetto.
«La mia Nuova dieta mediterranea contempla un’alimentazione sana, un’attività fisica mirata e uno stile di vita corretto: tutto questo in armonia con l’ambiente che ci circonda», conclude il Prof. Sorrentino.
Leggi qui l'intervista integrale al Corriere della Sera