Pubblicati i risultati dello studio condotto dall'International Association of Universities - IAU su numerosi atenei internazionali relativamente all'impatto dell'emergenza COVID-19.
L'International Association of Universities - IAU ha di recente pubblicato un interessante studio condotto su numerosi atenei internazionali relativamente all'impatto dell'emergenza COVID-19 sulle attività di docenza e apprendimento, ricerca e mobilità internazionale.
È stato diffuso un survey al quale hanno risposto 424 università situate nelle quattro aree geografiche - AFRICA, AMERICA, ASIA&PACIFICO e EUROPA e dalla ricerca sono emerse interessanti considerazioni.
La crisi generata dall'emergenza COVID ha investito tutti i settori dell’università, nessuno escluso.
Gli atenei hanno espresso elevati livelli di reattività nel passaggio a modalità di docenza online, il che ha rappresentato una importante sfida per il mantenimento di elevati livelli qualitativi nella didattica e nell’ apprendimento.
Per contro si rende indispensabile contenere il rischio di vedere aumentate le disuguaglianze nelle possibilità di apprendimento da parte degli studenti meno abbienti che hanno minore accesso agli strumenti tecnologici necessari per partecipare a queste attività.
I settori della mobilità internazionale e della ricerca hanno subito l’impatto maggiore anche se vengono segnalati decisi miglioramenti dei rapporti con i partner accademici e scientifici, oltre ad un incremento del “community engagement”, fenomeni generati dall’urgenza di collaborare al meglio per trovare soluzioni innovative e creare nuove opportunità per le comunità di riferimento.
In questo difficile contesto le università si sono dimostrate ancora una volta organizzazioni resilienti ma allo stesso tempo pronte ad accogliere le spinte al rinnovamento generate dalla crisi.
Anche l’Università IULM si è dimostrata particolarmente reattiva trasferendo online con grande rapidità non solo la didattica ma anche l’intera gestione amministrativa dell’Ateneo, grazie all’impegno costante nel coordinamento tra uffici e nell’ implementazione di nuove tecnologie e tool informatici necessari per lo smartworking. Pur in un contesto molto fluido, la preparazione delle attività di mobilità internazionale per il 2020-2021, sia in ingresso che in uscita, si è svolta regolarmente, e, in questo settore, il forte spirito di collaborazione instauratosi con i partner internazionali ha giocato un ruolo decisivo nel processo di semplificazione e velocizzazione delle procedure.
In tutto il mondo gli Atenei hanno dimostrato ancora una volta di non essere semplici luoghi di apprendimento e ricerca ma organizzazioni capaci di assorbire forti spinte innovative, implementarle e ritrasmetterle in tempo reale a tutta la società, tanto da essere attivamente coinvolte dai rispettivi governi nella definizione delle politiche pubbliche sia a livello scientifico che strategico.
I risultati del survey IAU sono consultabili a questo link