Carmelo Dambone è psicologo clinico, psicoterapeuta, esperto in gestione del conflitto, perfezionato in Criminologia e Scienze Forensi.
Altresì, ha maturato ed acquisito competenze specifiche nei settori della psicologia clinica e forense, psicopatologia forense, psicologia dell’età evolutiva e psicologia del conflitto.
Da diversi anni studia il rapporto tra il linguaggio giuridico e psicologico nella testimonianza dei soggetti vulnerabili e vanta nel suo profilo una lunga esperienza nell’ambito degli interventi sulle “Fasce Deboli”, con particolare riferimento al colloquio con vittime di violenza.
Presidente della “Società Italiana di Psicologia Clinica Forense”, organizzazione che ha lo scopo di sensibilizzare, promuovere e sviluppare, lo studio e la ricerca scientifica nell’ambito della Psicologia Clinica Forense.
Docente presso l’Università IULM di Milano dove tiene un corso denominato “Comunicazione, mass media e crimine”.
Direttore Scientifico del corso di Perfezionamento in “Audizione e valutazione dell’idoneità a testimoniare in minori vittime di abuso sessuale e maltrattamento”, attivato presso la Scuola Quadriennale di Specializzazione in Psicoterapia ad orientamento cognitivo comportamentale – Accademia di Scienze Comportamentali e Cognitive – sede di Milano.
Docente di “Psicologia Clinica Forense” e “Psicopatologia Forense” presso varie Scuole in Italia di formazione specialistica in psicoterapia.
In Italia ha preso parte al gruppo di lavoro ed ha redatto e sottoscritto l’aggiornamento della Carta di Noto IV, Linee Guida Nazionali sull’ascolto del minore testimone, uno strumento per gli operatori nel campo dell’abuso sessuale ai minori.
È stato docente a.c. presso l’Università IULM di Milano, dove ha partecipato alle commissioni d’esame, alle attività didattiche e come relatore di tesi, relative al corso denominato “Crisi ed Emergenze”.
È stato incaricato all’insegnamento di “Elementi di Vittimologia” al corso di Perfezionamento in “Psicologia Forense: la pratica dell’intervento psicologico in ambito giudiziario”, Dipartimento di Psicologia – Università degli Studi di Pavia.
Tiene numerosi workshop e corsi di formazione e di aggiornamento per gli operatori dell’area psico-socio-sanitaria e del diritto.
Sotto l’aspetto divulgativo, di confronto e di dibattito, partecipa in qualità di relatore a numerosi congressi, su tematiche riguardanti le forme di violenza (abuso sessuale, maltrattamenti in famiglia, stalking, ecc.).
È autore di diversi articoli, a carattere scientifico e divulgativo, nel campo della Psicologia Clinica Forense e della Criminologia.
Aree di interesse scientifico
Nello specifico, gli ambiti scientifici di maggior interesse possono essere raccolti in alcuni filoni fondamentali, caratterizzati da una parte dal fatto di focalizzare lo studio e lavoro sulle diverse realtà e criticità che i soggetti, appartenenti alle cosiddette “Fasce Deboli”, devono affrontare nel momento d’ingresso nel circuito della Giustizia e, dall’altra, analizzare i complessi rapporti esistenti tra il crimine e l’impatto psicologico della comunicazione, cercando di identificare gli strumenti critici sui meccanismi correlati all’atto di violenza e sul loro significato sociale.
Il tema prevalente riguarda l’approfondimento della vittima di reato, nello specifico quella oggetto di carenze gravi, di maltrattamenti in famiglia e di abusi sessuali, cui è dedicato il più cospicuo gruppo di studio. Tale specificità di focus sulla vittima, anche a fini investigativi e di indagine, è al centro della riflessione del percorso di ricerca scientifica del Prof. Dambone che, da tempo, studia e analizza soprattutto le conseguenze psicologiche riguardanti la vittima di reato (vittimizzazione primaria, vittimizzazione secondaria, vittimizzazione terziaria). Non di meno, ha approfondito anche le problematiche legate alle difficoltà di coordinamento nel lavoro di rete, di sostegno e di tutela alle “Fasce Deboli”.
In sequenza, il secondo filone di interesse si pone di approfondire gli studi sulla mediazione, partendo da quella familiare fino ad arrivare a quella penale (adulti e minori). Particolare attenzione è stata posta alle dinamiche relazionali tra le parti in conflitto o la vittima e il reo, nella cornice giuridica ed extra-giuridica.
Altro settore di interesse riguarda i problemi più comuni che il professionista, esperto e non, si trova ad affrontare nel momento in cui opera o vorrebbe operare nel mondo giuridico. In particolar modo analizza alcuni aspetti metodologici relativi al dialogo tra la Psicologia Clinica e il Diritto, con l’intento di ricercare un terreno comune dove il confronto e la comprensione reciproca possa condurre ad una vera ed efficace integrazione.
Infine, un ultimo settore di interesse ma non per questo meno importante, riguarda l’analisi del processo di comunicazione dei fenomeni criminali e sul loro impatto psicologico. Uno studio dettagliato di come gli eventi delittuosi siano raccontati dai mass media con un linguaggio spettacolare con l’intento di suscitare nello spettatore forti emozioni. Un approfondimento capillare di come il linguaggio reinterpreta la violenza e la carica di un livello emotivo volto a creare allarmismo nel contesto sociale e quindi in grado di portare lo spettatore a una percezione di rischio di pericolo maggiore rispetto a quello reale.
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