Nel 2021 il Messico vivrà una serie di anniversari e ricorrenze che hanno inciso sulla sua storia nazionale e su quella globale. Il 13 agosto del 1521, 500 anni orsono, si ricorda infatti la caduta dell'impero azteco-mexica per mano dello spagnolo Hernan Cortés e dei suoi alleati indigeni. Una ricorrenza tragica, distruttiva e al contempo fondativa, perché sulle pietre, terre e acque di Tenochtitlan prese forma Città del Messico, destinata in età contemporanea a diventare una delle più grandi megalopoli del mondo. Inoltre nel 2021 si ricorderanno i 200 anni dal raggiungimento dell'indipendenza e i 120 anni dalla fine delle "guerras de castas" l'ultima grande ribellione armata di indigeni maya yucatechi.
Per questo il Consolato generale del Messico, insieme all'Università IULM e all'Università degli studi Milano Bicocca, ha organizzato una tavola rotonda, 1521-2021. Storia e memoria del Messico, il prossimo 13 maggio alle ore 15. Interverranno alcuni esperti e storici che proveranno a dipanare un filo lungo cinque secoli, di questioni ancora oggi vive, in una stretta connessione tra passato, presente e futuro.
Dopo i saluti dell'ambasciatrice María de los Ángeles Arriola, Console generale del Messico a MIlano, interverranno i professori Sergio Botta (Università sapienza di Roma) con un intervento sulla visione indigena della Conquista, Amanda Salvioni (Università di Macerata) con le lettere tra Cortés e Carlo V, Rafael Estrada Michel (Universidad de Quintana Roo) con una riflessione sul processo indipendentista e Massimo De Giuseppe (Università IULM) con un percorso intorno alla questione indigena nella genesi del Messico contemporaneo. Modera Ana María González Luna (Università Milano Bicocca).
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