Ripensare il sistema dell’arte

Cultura - 23 aprile 2020

Musei, mostre, eventi. Il prof. Vincenzo Trione riflette sui cambiamenti che inevitabilmente il mondo dell’arte dovrà affrontare alla fine dell’emergenza sanitaria.


L’impatto che il pericolo del contagio da Covid-19 ha avuto sui modi di fruizione collettiva dell’arte è evidente e ha fatto emergere le difficoltà che una parte delle istituzioni museali e delle fondazioni ha dovuto affrontare in uno scenario inimmaginabile che le ha costrette a ripensare le proprie strategie. Oltre alle conseguenze economiche, la cui portata potrà essere valutata solo in tempi che si prevedono piuttosto lunghi, ciò che si impone all’attenzione è come queste istituzioni possano trovare modi per non perdere il contatto con il proprio pubblico in un periodo di distacco forzato.

Il prof. Vincenzo Trione, Preside della Facoltà di Arti e turismo, ha affrontato recentemente questi temi in due interviste. Lo speciale del settimanale “L’Espresso” dal titolo Salviamo la cultura, nel quale si cerca di disegnare le possibili soluzioni per evitare il collasso di tutti i comparti culturali – arte, teatri, editoria, concerti – parte dall’assunto espresso da uno dei filosofi più acuti nell’analizzare la contemporaneità, lo sloveno Slavoj Žižek, che nella sua recentissima opera Virus sostiene: “Non si ritorna alla normalità. La nuova normalità dovrà essere ricostruita sulle macerie della vita di una volta”. Interrogato in merito alle “exit strategy” che musei e istituzioni del mondo dell’arte dovranno mettere in atto, il prof. Trione propone la strada dei “palinsesti semplificati. Promuovere coproduzioni con musei europei. E affrontare il digitale con più competenza. Servono social media manager per l’arte”.

Nell’intervento pubblicato sulla “Gazzetta del Mezzogiorno” il Preside invoca un vero e proprio cambiamento epistemologico necessario nel mondo dell’arte post-Covid 19. “Sono profondamente convinto” dichiara “che una crisi epocale come quella a cui stiamo assistendo determinerà un netto ripensamento di valori e paradigmi che si sono imposti nel sistema dei musei e dell’arte”.
Anche per il sistema dell’arte, dunque, ci sarà un “prima” e un “dopo”.


Leggi qui l’intervista a “L’Espresso”

Leggi qui l’intervista alla “Gazzetta del Mezzogiorno”