Rifugi anti-crisi

Comunicazione - 17 novembre 2020

La reazione nei consumi durante il Covid: semplicità e trasparenza per sfuggire alla crisi. Le parole del Professor Vincenzo Russo in un editoriale su Il Giorno.

Trasparenza, autenticità, naturalità, semplicità e sicurezza. Sono questi i trend di consumo che si stanno rinforzando in questi mesi. Parola di Vincenzo Russo, professore IULM e Direttore del Centro di Ricerca di Neuromarketing Behavior and Brain Lab del Master in Food and Wine Communication, che - in un editoriale su Il Giorno - spiega quella che potrebbe essere una sorta di reazione alla, più o meno corretta, attribuzione della crisi Covid a forme di artificiosità.

Un modo per rifugiarsi in qualcosa di rassicurante e "pulito", come ciò che può essere garantito da Madre Natura.”Ecco perché in questo periodo si starebbe verificando una sorta di corsa estenuante all’autentico, al locale, al biologico e al sostenibile soprattutto per quello che riguarda i consumi alimentari. Ma il prof. Russo mette in guardia i consumatori: “troppo spesso in questo ambito ci si lascia guidare da elementi persuasivi in grado di emozionare o di colpire la fantasia dei consumatori, soprattutto se non esperti.”

Un esempio? Basta pensare alla forza attrattiva di un packaging o di un'etichetta su uno scaffale, elementi capaci perfino di modificare la percezione del gusto. “Le neuroscienze ci hanno spiegato come il nostro cervello si lasci ingannare, facendo percepire gli stimoli leggermente diversi", spiega il prof. Russo.

Lo sapevate, per esempio, che sapere di stare assaggiando un vino costoso attiva maggiormente l'area del cervello deputata alla gradevolezza del gusto (la cosiddetta Corteccia Orbito Frontale) che ce lo fa percepire come migliore?

Ben vengano quindi le ricerche neuroscientifiche e di neuromarketing che rendono possibile studiare questi processi così da raffinare le strategie per comunicare più efficacemente.