Addio a Gigi Proietti

Cultura - 02 novembre 2020

L'attore romano, che si è spento nel giorno del suo 80° compleanno, era stato ospite in IULM nel 2010. L'Università IULM si unisce al cordoglio per la sua scomparsa.

Istrionico, carismatico, magnetico: sono gli aggettivi che vengono in mente quando si pensa a Gigi Proietti, attore capace di tenere il palco da solo, ammaliando gli spettatori con la sua recitazione sorniona. Non è un caso che uno dei suoi spettacoli di maggior successo porti il titolo A me gli occhi, please. Perché Proietti era capace di "ipnotizzare" il pubblico, che recitasse un monologo, declamasse una poesia o imitasse un altro grande attore romano, Ettore Petrolini.  La sua carriera lo ha visto protagonista anche nel cinema e in televisione, ma era il teatro la sua grande vocazione e la sua arte d'elezione.

Nato il 2 novembre 1940 Proietti abbandona gli studi universitari in giurisprudenza per esibirsi in numeri comici nei locali notturni della capitale. Il primo ruolo di rilievo a teatro lo ricopre nel 1970, nel musical a firma Garinei e Giovannini Alleluja brava gente, ma la svolta avviene nel 1976 con il già citato A me gli occhi please, vero tour de force in cui l'attore recita, canta, racconta, balla, divertendo sempre con intelligenza e acume. Da allora lo spettacolo verrà riproposto più volte e farà di Proietti il maggior rappresentante dello one man show nostrano. Le sue qualità di trasformista e di vero mattatore del palcoscenico verranno confermate da spettacoli quali Cyrano de Bergerac (1985), una delle sue interpretazioni più memorabili, e I sette re di Roma (1989), musical nel quale vesti i panni di oltre dieci personaggi.

Al cinema si ricorda la sua partecipazione a Casotto (Sergio Citti, 1977), Un matrimonio (Robert Altman, 1978), fino al suo ultimo ruolo, quello di Mangiafuoco nel Pinocchio diretto nel 2019 da Matteo Garrone, anche se il film per cui è spesso ricordato è Febbre da cavallo (Steno, 1976): la sua interpretazione del ruolo di Mandrake è tra le ragioni che hanno fatto diventare la pellicola un cult. In televisione ricordiamo soprattutto la longeva serie Il maresciallo Rocca (1996-2005), il programma che ha regalato a Proietti una sorta di "seconda giovinezza" professionale.

Gigi Proietti era stato ospite in IULM nel 2010. Parlando di teatro con gli studenti del nostro Ateneo, disse: "Non amo che i palcoscenici siano riempiti di elementi". Il teatro, secondo lui, doveva lavorare per sottrazione, andando a "scarnificare" piuttosto che a riempire.

Proietti si è spento nel giorno del suo 80° compleanno, il 2 novembre 2020: lui stesso, sempre ironico, si divertiva a ricordare che era nato nel giorno della commemorazione dei defunti. Ci piace ricordarlo così, con il suo sorriso contagioso che accompagnava le sue battute.

Foto: Stefania D'Alessandro/Getty Images

Riguarda qui il video realizzato da IULM in occasione dell'intervento dell'attore in Ateneo