La radio non è un medium per vecchi

Comunicazione - 22 febbraio 2021

Come le emittenti universitarie possono cambiare il futuro della radio. Da un editoriale pubblicato su Il Giorno di Massimo Lo Nigro, tutor di Radio IULM.

La radio è un medium ormai vecchio? Le emittenti universitarie hanno davvero il potere di salvare la radio in Italia? E se sì, come? Queste le domande a cui Massimo Lo Nigro, laureato IULM e tutor da 5 anni della radio universitaria, ha provato a dare una risposta in un editoriale uscito su Il Giorno venerdì 19 febbraio.

Da diversi anni mi occupo di coordinare le decine di ragazzi del progetto Radio IULM – scrive Lo Nigro- Molti di loro mi dicono che alla radio preferiscono una playlist su Spotify o un podcast. Significa forse che la radio non sopravviverà dopo i loro genitori? Possibile. A meno che i network nazionali non comincino a rendersi conto del cambiamento in atto. Produrre contenuti complessi, che incuriosiscano l'ascoltatore e sperimentino linguaggi più moderni, è ormai una prerogativa che sembra appartenere solo alle radio universitarie (praterie di creatività e sperimentazione) e a pochi e sparuti casi interni alle radio nazionali.”

La ragione di questo sembra essere semplice: le emittenti universitarie non hanno inserzionisti da soddisfare. Non essendoci pubblicità sono quindi libere di sperimentare format e contenuti in completa autonomia.  “I palinsesti delle radio nazionali sono organizzati in base a un modello collaudato che ruota attorno agli spot – continua Lo Nigro.  I programmi sono spesso costruiti in funzione di quello che potrebbe attirare il target dell'inserzionista. Questo ha portato a un appiattimento dell'offerta - anche tra alcuni canali del servizio pubblico.”

Il monito lanciato da Lo Nigro è severo: la pubblicità non va demonizzata ma, a meno che gli editori non comincino a dedicare le forze alla produzione di contenuti che incontrino la domanda nascente dei ragazzi, (proprio come fanno le radio universitarie), il triste luogo comune della radio ormai vecchio medium che nessuno ascolta più, rischia di diventare realtà.