Dimmi che libro leggi...

Cultura - 23 aprile 2021

In occasione della Giornata mondiale del Libro e del Diritto d'Autore, abbiamo chiesto ad alcuni docenti IULM di raccontarci il libro secondo loro più importante e significativo.

Buone notizie sul fronte editoria. L’Associazione italiana editori (AIE) ha rivelato che a settembre 2021 si è registrata il primo mese in positivo sull'acquisto dei libri, con vendite in aumento dello 0,3% rispetto al 2019. Le perdite nel terzo trimestre del 2020 si sono ridotte di altri quattro punti percentuali rispetto al 2019 e prosegue anche il lento recupero dei canali di vendita fisici, librerie e grande distribuzione organizzata, rispetto agli store online: a fine settembre hanno una quota di mercato del 57%, in crescita di 5 punti percentuali rispetto al record negativo di metà aprile.

Non potevano esserci notizie migliori di queste per festeggiare oggi la Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore. Istituita dall’UNESCO nel 1995, questa giornata si festeggia in tutto il mondo ogni 23 aprile per commemorare il decesso nel 1616 di tre grandi figure della letteratura universale: lo spagnolo Miguel de Cervantes, il britannico William Shakespeare ed il peruviano Inca Garcilaso. Si tratta di una commemorazione specialmente popolare in Spagna in generale e di grande tradizione in Catalogna, contraddistinta dalla distribuzione di libri e di rose.

Per celebrare anche noi questa giornata, abbiamo chiesto ad alcuni docenti IULM di dirci il libro secondo loro più importante e significativo. Non necessariamente il più bello o il più amato, ma quello che più ha contato, per le più disparate ragioni.

Riccardo Caccia, docente di Storia del cinema, ha scelto Viaggio al termine della notte di Louis-Ferdinand Céline, un “libro sconvolgente, cinico e colmo di umanità”, nonché il romanzo che forse ha meglio saputo capire e rappresentare il Novecento, illuminandone - con provocatoria originalità espressiva - disperazioni e irrequietezze.

Irrequieto è anche il libro scelto da Rocco Moccagatta, docente di Business televisivo e cross-mediale. La vita agra di Luciano Bianciardi è un romanzo “controcorrente, più che mai attuale” e racconta l’Italia del Boom economico. Quando uscì nel 1962 ebbe un grande successo di pubblico (tanto che solo due anni dopo il regista Carlo Lizzani ne fece un film) ma la critica non ne capì davvero la forza dirompente ed eccentrica e forse questo spiega perché La vita agra non sia mai stato integrato a pieno titolo nel canone della narrativa italiana del secondo novecento.

Antifragile – Prosperare nel disordine è invece il libro consigliato da Daniela Corsaro, prof.ssa di Marketing avanzato e Intelligenza artificiale. Un saggio che lei descrive come “scettico, pratico, estremamente ispiratore”. L’autore è Nassim Nicholas Taleb, libanese e cristiano ortodosso, professore di Scienza dell’incertezza, cha ha ottenuto la fama con il libro “Il cigno nero”. La sua è una visione originalissima che ribalta quella dell’economia classica e che induce a riflettere sulla necessità di creare sistemi antifragili, in grado cioè di resistere agli urti a cui vengono sottoposti quando c’è l’incertezza, la volatilità, il disordine.

Un libro “appassionante, misterioso e rivelatore”, che insegna a rispettare la natura, il mondo animale e vegetale in ogni sua forma o specie, ed esalta lo spirito di adattamento e la forza di volontà nel superare ogni difficoltà. Si tratta del romanzo di Marlo Morgan E venne chiamata due cuori, consigliato da Francesco Massara, professore di Brand, Identity & Reputation. Un libro ancor più interessante se si pensa che è frutto di un’esperienza realmente vissuta dall’autrice nel deserto australiano dell’Outback e della lunga marcia intrapresa insieme alla tribù “del Popolo”, presente in quel territorio da circa 50000 anni.

Si apre come un racconto di realismo magico, ma poi irrompe la guerra, dura, tragica e alla fine si dipana un filo di speranza attraverso la trasmissione della parola”. Massimo De Giuseppe, professore di Storia Contemporanea, descrive così La stanza in fondo alla casa di Jorge Galan, una storia romantica, quasi fiabesca, capace di stimolare la curiosità e la fantasia come pochi romanzi contemporanei.

È invece scritto da un musicista il volume scelto da Stefano Lombardi Vallauri, professore di Linguaggi musicali. Scritti critici e di poetica è un “libro musicale, disperato e abbagliante”, imprescindibile per avvicinarsi alla poetica di Federico Incardona (Palermo, 1958-2006), uno tra i compositori più significativi della nostra epoca.

Che dire poi di Auto da fè, primo libro di Elias Canetti e suo unico romanzo: un’opera solitaria ed estrema, “spaventosa, meravigliosa, quasi comica” come la descrive Luisella Farinotti, prof.ssa di Estetica del cinema. E infatti quest’opera aspra e spigolosa, è traversata da una lacerante comicità, unica lingua franca grazie a cui questa storia è capace di raccontarsi.

Infine, atroce è il romanzo scelto dal Rettore Prof. Gianni Canova. Meridiano di sangue di Cormac McCarthy descrive un mondo maledetto, selvaggio, dominato dalla violenza e dalla sopraffazione, in cui scene di massacri e di turpitudini si susseguono con sconcertante assiduità e, soprattutto, senza speranza di redenzione alcuna. “Un romanzo buio, barbarico, scorticante”. E proprio per questo imprescindibile e obbligatorio.