In occasione dell’uscita in sala del suo film “Stranizza d’amuri”, l’attore, sceneggiatore e regista, Giuseppe Fiorello sarà ospite in IULM il 3 aprile per una Masterclass aperta a tutti gli studenti e alla cittadinanza.
31 ottobre 1980, Giarre, provincia di Catania. Due giovani, Giorgio Agatino Giammona di 25 anni e Antonio Galatola di 15, scomparsi da casa due settimane prima, furono trovati morti, mano nella mano, uccisi da un colpo di pistola ciascuno alla testa.
Oggi di quei due ragazzi – i «puppi» come con disprezzo venivano chiamati gli omosessuali – si è quasi persa la memoria e anche di quell’omicidio che sconvolse la Sicilia e l’Italia intera svelando il vero volto dell’omofobia non si parla quasi più. C’è qualcuno però che il delitto di Giarre non l’ha mai dimenticato e che per tutto questo tempo non ha mai smesso di pensare a come portare sul grande schermo quella storia, che prima di tutto è una storia d’amore. Memorandum di una promessa fatta a se stesso, uno stralcio di articolo di giornale che Giuseppe Fiorello porta nel suo portafoglio da oltre 30 anni. Una promessa che oggi può dirsi mantenuta: il 23 marzo esce infatti in sala il suo film, esordio alla regia, “Stranizza d’amuri” ispirato proprio alla tragica storia di Giorgio e Antonio.
Giuseppe Fiorello sarà ospite in IULM per
una Masterclass aperta a tutti gli studenti il 3
aprile alle ore 18.00 in Auditorium. Durante l’incontro, oltre a presentare e a parlare del film, Giuseppe Fiorello ripercorrerà insieme al Prof. Gianni Canova la sua più che ventennale carriera: da attore di cinema, tv e teatro all’esperienza come regista.
L'evento è aperto e tutti gli studenti e alla cittadinanza. Per partecipare, iscriviti qui.