100 anni dalla nascita di Gianni Rodari

Cultura - 23 ottobre 2020

Il 23 ottobre si festeggiano i cento anni dalla nascita di Gianni Rodari. Il Prof. Stefano Bartezzaghi parla dell'attualità e della centralità dell'opera del noto scrittore per l'infanzia.


In uno dei libri più famosi di Gianni RodariIl libro degli errori, si legge: "gli errori non stanno nelle parole, ma nelle cose; bisogna correggere i dettati, ma bisogna soprattutto correggere il mondo". 

Nato a Omegna il 23 ottobre 2020 Rodari, dopo aver fatto l'insegnante, iniziò a collaborare con diverse testate giornalistiche, prima di dedicarsi alla scrittura. Dagli anni Cinquanta, infatti, cominciò la pubblicazione di libri per l'infanzia che divennero presto dei best seller e lo imposero all'attenzione di pubblico e critica. Il suo successo varcò i confini del nostro Paese, tanto che nel 1970 gli venne conferito il Premio Hans Christian Andersen, una sorta di Nobel della letteratura per l'infanzia.

Gianni Rodari è stato senza dubbio il maestro della libertà; ha sempre parlato a tutti, grandi e bambini, affinché ci si risvegliasse dal torpore della “normalità” per immaginare e cambiare il mondo e renderlo migliore. E lo ha fatto ricordandoci il potere della parola: la cosa di cui siamo più schiavi. Per evitare il rischio di cadere intrappolati nelle parole, è importante riscoprirne il potere liberatorio, imparare a usarle in maniera creativa, fantastica, controcorrente, in modo da immaginare e credere in un mondo ogni volta in divenire.

Le parole diventano così il materiale per inventare storie nuove. Il suo motto “tutti gli usi della parola a tutti” racchiude perfettamente il suo pensiero, affinché la parola sia per tutti fondamentale, non per diventare artisti ma per non essere più schiavi. E in questo sforzo di pensare le cose altrimenti e inventare nuovi mondi, Rodari ha invitato i bambini a fare le cose più difficili come “dare la mano al cieco, cantare per il sordo, liberare gli schiavi che si credono liberi”. Ha cercato attraverso l’insegnamento, i suoi libri, il suo impegno politico di rompere gli schemi, i pregiudizi, e i luoghi comuni.

Tra le sue opere più note ricordiamo Filastrocche in cielo e in terra (1960), Favole al telefono (1962), Il libro degli errori (1964), Grammatica della fantasia (1973). Nei suoi libri Rodari ha sempre coniugato la conoscenza e il sapere con il divertimento e l'immaginazione, unendo l'intento formativo con quello ludico.

A cent'anni della sua nascita  vogliamo ricordare Gianni Rodari perchè  come ha scritto Paolo Fallai in un'intervista "è uno degli autori più importanti della nostra letteratura e perché ha speso la sua vita per abbattere ogni barriera che limitasse la creatività, ogni muro che recintasse il pensiero, ogni luogo comune che mortificasse le parole." In questo video, Stefano Bartezzaghi, professore di Semiotica nel nostro Ateneo, ricorda la sua figura e illustra l'attualità della sua opera.