Annalisa Pellino è assegnista di ricerca post-doc presso il Dipartimento di Comunicazione, Arti e Media dell’Università IULM di Milano. Presso lo stesso ateneo ha conseguito, nel 2022, un dottorato di ricerca in Visual and Media Studies, e dal 2019 collabora alle attività didattiche dei corsi di cinema, partecipando alle commissioni d’esame, tenendo laboratori e lezioni, e supportando gli studenti nella preparazione degli elaborati finali.
Nel 2020 è stata visiting scholar presso la University of California - Irvine e nel 2025 ha ottenuto un grant di ricerca internazionale promosso dall’Italian Council, Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Ha partecipato a ricerche nazionali e internazionali fra cui: “EUMEPLAT – European Media Platforms: Assessing Positive and Negative Externalities for European Culture” (2022), sostenuto dal programma Horizon2020; PRIN 2020 - “Atlante del giallo. Storia dei media e cultura popolare in Italia (1954-2020)” (2023/24). Nell’ambito dello stesso PRIN ha co-curato la mostra e il public programme I sensi del Giallo. Il corpo (del reato) tra inganno ed evidenza presso la Contemporary Exhibition Hall dell’Università IULM di Milano (2025).
Ha presentato la sua ricerca in numerosi convegni nazionali e internazionali, e ha pubblicato la monografia La voce in transizione. Cinema, arte contemporanea e cultura fonovisuale (Mimesis 2023), oltre a numerosi saggi peer-reviewed in volumi e riviste scientifiche di fascia A (Fata Morgana, Cinéma & Cie. Film and Media Studies Journal, Cinergie, Imago. Studi di cinema e media, La valle dell’Eden, Flash Art, [In]Transition…), e diversi articoli su testate culturali online (Il Tascabile, doppiozero, Kabul Magazine, e-flux, NoNIIN). Inoltre, fa parte della redazione di Cinéma&Cie. Film and Media Studies Journal.
Attualmente è impegnata nell’organizzazione, con Federico Selvini e Luisella Farinotti, del convegno internazionale “Immaginari e culture della sorveglianza nel sistema mediale italiano”, e nella curatela, con Domenico Napolitano e Pooja Rangan del n. 46/2026 di Cinéma & Cie “Reimagining Access. Crip Media Aesthetic and Infrastructures”.
È co-fondatrice di AWI - Art Workers Italia e prima di intraprendere la carriera accademica ha lavorato come curatrice e formatrice nel settore artistico e culturale.
PRINCIPALI AREE DI INTERESSE SCIENTIFICO
- Studi critici sui media e la cultura visuale, con particolare interesse per gli approcci intersezionali, decoloniali, femministi, queer e crip.
- Teorie e culture dell’ascolto nel cinema e nei media.
- Pratiche artistiche videografiche contemporanee.
- Convergenza tra il cinema e l’arte contemporanea.
- Storia e teoria delle forme cinematiche non narrative e non-theatrical.
- Surveillance Studies.
- Archeologia dei media.
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