La prospettiva come forma simbolica - Melania G. Mazzucco

La prospettiva come forma simbolica — Melania Mazzucco

La prospettiva come forma simbolica

La lezione è suddivisa in due parti. Nella prima, Mazzucco analizza il saggio di Erwin Panofsky da un punto di vista letterario e filologico, mettendo a confronto la densità, l'astrazione della prosa e l'organizzazione dello spazio linguistico con le teorie dell'autore sull'organizzazione dello spazio pittorico. Nella seconda, esamina alcune opere di Tintoretto, il pittore da lei prediletto e maggiormente studiato, alla luce di alcuni dei paesaggi più pregnanti del testo, per fare si che la filosofia della pittura divenga pratica artistica e riflessione creativa.

Bibliografia essenziale

Nota: più che altro sono consigli di lettura per approfondire l’argomento.

  • Marisa Dalai Emiliani, La questione della prospettiva, in L’arte, n. 2, 1968, pp. 96-105.
  • Eadem, a cura di, La prospettiva rinascimentale: codificazioni e trasgressioni, Firenze 1980.
  • Daniel Arasse, L’Annunciazione italiana: una storia della prospettiva, Usher arte 2009.
  • Idem, L’uomo in prospettiva. I primitivi italiani, Einaudi 2019.
    Per la lettura di alcune opere di Tintoretto rimando ai miei
    Jacomo Tintoretto e i suoi figli (2009), e Tintoretto. An unexpected light. Lightnings, Haloes, Embers and other glowing light in From darkness to light, a cura di R. Mamoli Zorzi, Open Source 2018.


Biografia

Melania G. Mazzucco (n. Roma 1966), è autrice di romanzi (fra cui Vita, Premio Strega 2003; Un giorno perfetto, 2005, da cui Ferzan Ozpetek ha tratto l’omonimo film nel 2008; Limbo, 2011, Sei come sei, 2013), testi per il teatro e la radio (Una pallida felicità, Medaglia d’oro per la drammaturgia italiana 1996; Dhulan, Prix Italia 2001), favole (Il bassotto e la regina, 2012), saggi d’arte (Il museo del mondo, 2014) e narrativa non fiction (Io sono con te, 2016, Libro dell’anno di Fahrenheit RAI Radio3), tradotti in 28 paesi. Al pittore veneziano Tintoretto ha dedicato il romanzo La lunga attesa dell’angelo (Premio Bagutta 2008) e la biografia Jacomo Tintoretto & i suoi figli (Premio Comisso 2009), e in seguito ha collaborato alla mostra Tintoretto, a cura di Vittorio Sgarbi (Scuderie del Quirinale, Roma, 2012, catalogo Skira 2012) e ha scritto il documentario cinematografico Tintoretto. Un ribelle a Venezia (SKY Arte 2019, distribuito in tutto il mondo).
Alla pittrice e artista romana del Seicento Plautilla Briccia ha dedicato il suo ultimo libro, L’architettrice (2019, vincitore fra gli altri dei premi Alassio, Bigiaretti, Dessì, Stresa, Mastercard, Manzoni), e la biografia Una certa donna che vive ancora per il catalogo della mostra Una rivoluzione silenziosa. Plautilla Bricci pittrice e architettrice, a cura di Yuri Primarosa (Palazzo Corsini, 2021-2022, Officina Libraria 2021).
Nel 2021 ha curato per la RSI, Radio Svizzera Italiana il programma d’arte Donna-S-oggetto, sulle pittrici. Collabora alle pagine di cultura, arte e società de “la Repubblica”.


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