Teatro 50

L’Università IULM ha celebrato i 50 anni dalla sua fondazione con una serie di appuntamenti aperti a tutta la cittadinanza con ospiti del calibro di Marco Baliani, Ottavia Piccolo, Giacomo Poretti e Lella Costa.

L’Ateneo è formazione e ricerca, ma sottolinea anche il sempre più profuso impegno nell’ambito della Terza Missione con l’offerta di una rassegna teatrale in quattro serate in una zona periferica della città, quella della Barona in Zona 6.

Con spettacoli teatrali aperti a tutti, gratuiti e di alto livello si restituiscono servizi e cultura alla società. Sono stati quattro gli spettacoli a ingresso libero che si sono tenuti nell’Auditorium dello IULM Open Space nei mesi di febbraio e marzo 2019.

Kohlhaas, di Marco Baliani e Remo Rostagno
Attore narrante Marco Baliani
Regia Maria Maglietta
Tratto dall’opera Michael Kohlhaas di Heinrich von Kleist. La storia è tratta da un fatto di cronaca realmente accaduto nella Germania del Cinquecento. L’allevatore di cavalli, felice della propria vita al punto da credere che Dio stesso aleggi tra i suoi possedimenti, cade vittima della prepotenza di nobili e fato. Per avere giustizia, diventerà egli stesso giustiziere.

Donna non rieducabile, di Stefano Massini
con Ottavia Piccolo
Regia Silvano Piccardi
Donna non rieducabile è l’adattamento in forma teatrale di brani autobiografici e articoli della giornalista russa Anna Politkovskaia, trovata morta il 7 ottobre 2006 nell’androne della sua abitazione di Mosca, uccisa da quattro colpi d’arma da fuoco.

Fare un’anima, di Giacomo Poretti
Monologo di Giacomo Poretti
Regia Andrea Chiodi
Questo monologo raccoglie divagazioni e provocazioni su un organo che i moderni manuali di anatomia non contemplano, ma di cui da millenni gli uomini hanno parlato: l’anima. Per affrontare una questione così complessa, Poretti utilizza il linguaggio dell’umorismo e dell’ironia.

Ragazze. Nelle lande scoperchiate del fuori, di L. Costa, M. Cirri, G. Gallione
con Lella Costa
Regia Giorgio Gallione
Lella Costa porta sul palcoscenico le donne di ogni età, tra divertimento, riflessione e impegno, e la loro continua conquista della libertà. Ispirato a Italo Calvino, il monologo è tutto al femminile e vede come protagoniste donne di tutti i giorni, attraverso gioia, dolore, rabbia, desideri, violenza, sorellanza.