Anno 2024
Il progetto dipartimentale “Wine Perception” ha indagato come la percezione del vino sia influenzata da fattori multisensoriali, culturali e di packaging, con un approccio interdisciplinare che integra neuroscienze e marketing. Partendo dall’importanza della multisensorialità e del contesto culturale nella costruzione del gusto, la ricerca ha esplorato le differenze tra consumatori italiani e stranieri attraverso due studi complementari. Nel primo studio (STUDY 1), è stato somministrato un questionario preliminare per analizzare le abitudini di consumo di vino, le preferenze per tipo di tappo e packaging, le emozioni associate al vino e il livello di coinvolgimento personale (“wine involvement”). L’obiettivo era identificare differenze culturali e comportamentali basate su risposte esplicite fornite tramite self-report. Il secondo studio (STUDY 2) ha utilizzato strumenti di neuroscienze del consumo per misurare risposte implicite, cognitive ed emotive, in laboratorio durante le tre fasi di tasting. I partecipanti, suddivisi in campioni italiani e stranieri, sono stati esposti all’assaggio di prodotti vinicoli con tipologia di chiusura a vite e in sughero (comuniati tramite due divergenti stimoli di priming, sonoro e visivo) per analizzare l’impatto di queste variabili sul processo decisionale e sulla percezione del prodotto.
I risultati hanno evidenziato che il packaging, il tipo di chiusura e la tipologia di priming con cui viene comunicata, influenza significativamente la percezione del vino, con variazioni importanti tra culture diverse. Mentre i consumatori italiani tendono a privilegiare aspetti tradizionali come le bottiglie di vetro con tappi di sughero, i consumatori stranieri mostrano maggiore apertura verso opzioni alternative, come il Bag-in-Box o i tappi sintetici. Questo approccio integrato ha permesso di comprendere meglio le interazioni tra percezione sensoriale, risposte emotive e preferenze culturali, offrendo indicazioni utili per strategie di marketing più efficaci e personalizzate nel settore vinicolo, basate su dati neuroscientifici e cross-culturali.