Un secolo con Edgar Morin

Cultura - 08 luglio 2021

Il filosofo e sociologo francese, Laurea Honoris Causa IULM, festeggia i cento anni di vita

Filosofo, sociologo, studioso di cinema, epistemologo: intellettuale nel senso alto e pieno del termine, Edgar Morin è una figura talmente ricca da non poter essere rinchiusa in una singola categoria. Nato a Parigi l'8 luglio 1921 da una famiglia di origini livornesi, Edgar Nahoum - questo il suo vero nome - combatte nella Resistenza sposando la causa del partito comunista francese dal quale verrà in seguito espulso in seguito alle sue critiche all'Unione Sovietica. Il cognome Morin lo aveva adottato proprio durante la lotta di liberazione dal giogo nazionalsocialista: una scelta che definirà la sua identità, come se quell'esperienza corrispondesse alla sua vera nascita.

Dopo aver fondato nel 1954 la rivista "Arguments", dà vita, assieme a Roland Barthes a "Communications", periodico semestrale tra i più influenti della scena intellettuale parigina. A Morin, Barthes e ai molti collaboratori di "Communications" (tra cui Baudrillard, Attali, Augé, Eco, Kristeva, Guattari) si deve in pratica la nascita della disciplina delle "scienze delle comunicazioni". Alla metà degli anni Cinquanta pubblica due opere fondamentali per gli studi sulla settima arte: Il cinema o l'uomo immaginario (1956) e Le star (1957), in cui indaga i meccanismi di identificazione dello spettatore. 

Gli interessi di Morin sono molteplici e vasti ed egli è tra i primi a invocare la multidisciplinarietà e l'interazione tra i vari campi del sapere, all'epoca ancora parcellizzati: anche per questo sconterà una certa diffidenza da parte dell'accademia. Questo suo approccio sfocerà nell'elaborazione di un "pensiero della complessità" in cui all'analisi dei sistemi sociali si affiancano discipline quali, per esempio, l'intelligenza artificiale e la cibernetica. 

Oggi, 8 luglio 2021, Morin festeggia il suo centesimo compleanno. A lui il nostro Ateneo aveva conferito il 19 novembre 2001 la Laurea Honoris Causa in Lingue e Letterature straniere, riconoscimento e tributo alla ricchezza del suo pensiero. In un'intervista pubblicata sul "Corriere della sera" di alcuni giorni fa Morin, in conversazione con Mauro Ceruti, ordinario di Filosofia in IULM, alla domanda "Chi sei dunque, alla tappa del secolo?", risponde semplicemente "Un essere umano". Morin ha voluto porgere i ringraziamenti alla nostra Università per gli auguri di compleanno e lo ha fatto con un video in cui si esprime nella nostra lingua, lui amante appassionato del nostro Paese. Nel videomessaggio il sociologo parla del ruolo della cultura e degli istituti di formazione nella contemporaneità: in un mondo in cui tutto sembra fondarsi sulla "redditività", Morin ribadisce l'importanza capitale delle università come luoghi di elaborazione del pensiero. Perché, come sostiene nell'intervista citata, "siamo umani perché incompiuti. E ciò crea in noi un sentimento di mancanza, che ci muove all’inesplorato, all’inedito". Questo anelito e questo bisogno animano ancora lo spirito di questa straordinaria figura. La comunità tutta della IULM augura a Edgar Morin un buon compleanno!



Guarda l'intervista completa a Edgar Morin che abbiamo realizzato in occasione del Cinquantesimo anniversario di IULM.