Prologo celeste. Nell'atelier di Anselm Kiefer (Einaudi, 2023) di Vincenzo Trione, professore IULM di Storia dell'arte contemporanea e Preside della Facoltà di Arti, moda e turismo, si è aggiudicato l'edizione 2024 del prestigioso Premio Letterario Viareggio-Rèpaci nella sezione Saggistica.
«Rispetto alle opere d’arte», scrive Trione in Prologo celeste, «gli atelier detengono la stessa valenza che i prologhi hanno per i libri o i portali per le cattedrali». Il volume si addentra infatti negli enormi spazi degli atelier-laboratorio che l'artista tedesco ha "creato" in Francia: a La Ribaute di Barjac, sulle pendici delle Cevennes, e a Nord di Parigi, nel piccolo comune di Croissy-Beaubourg. Sono spazi - che il ricco apparato iconografico presente nel volume documenta - a metà tra il cantiere e il laboratorio: «Sono due luoghi», spiega Trione in un'intervista a Exibart, «che si sostengono a vicenda, ma radicalmente diversi. Nel caso di Barjac siamo di fronte ad una sorta di grande opera d’arte totale. Kiefer recupera oggetti, interviene direttamente all’interno di questa distesa, trasformando il paesaggio. Nel caso di Croissy siamo di fronte ad uno spazio nel quale Kiefer si prende la libertà di sperimentare, di inventare, di correggere, di cancellare. È il luogo in cui marca la sua distanza dal sistema dell’arte e dal mercato. Qui le opere vengono presentate nella loro fase processuale: l’opera come processo, non come oggetto finito destinato a una galleria, a un museo, a una fondazione o a una casa privata».
Nel suo libro Trione interseca il mito e l’artista, identificato in tre figure differenti: Prometeo, che rubò il fuoco agli dei per donarlo agli uomini; Efesto, fabbro divino e dio del fuoco; Sisifo, condannato dagli dei a spingere un enorme masso in cima a un monte per poi recuperarlo a valle e riprendere a salire per l'eternità. E come scrive Albert Camus nel suo Il mito di Sisifo. Saggio sull'assurdo (1942) «L'opera d'arte nasce dalla rinuncia dell'intelligenza a ragionare il concreto». E come un'alchimista Kiefer celebra nelle sue opere quello che infatti Trione chiama «realismo della differenza».
Al professor Trione vanno le congratulazioni per questo importante riconoscimento da parte di tutta la comunità IULM.
Fotografia: Les Femmes de la Révolution (Le donne della Rivoluzione), installazione di 14 letti in acciaio, piombo, acqua e una fotografia su piombo e supporti misti, 2006.
Eschaton Kunststiftung, La Ribaute, Barjac. (Foto di Charles Duprat). © Anselm Kiefer.