Lettera del Presidente della CRUI al Presidente dell'Iran

Università - 03 dicembre 2020

Nel documento si chiede di sospendere l'esecuzione del medico e ricercatore Ahmadreza Djalali

L'opinione pubblica si è mobilitata per chiedere che la pena di morte alla quale è stato condannato Ahmadreza Djalali venga sospesa. In una lettera firmata da Ferruccio Resta, presidente della CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane), si chiede, a nome di tutti gli Atenei del nostro Paese, che l'esecuzione della pena capitale del medico e ricercatore, detenuto in Iran e accusato di spionaggio a favore di Israele, venga immediatamente sospesa. Nella missiva, indirizzata alla massima autorità iraniana, l'Ayatollah Ali Khamenei, si legge: "l'arresto e la condanna del Dr. Djalali denotano un palese disconoscimento delle convenzioni internazionali riguardo la libertà accademica, lo svolgimento di un processo equo e il trattamento umano dei prigionieri, come garantito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo e dal Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici, di cui l'Iran è parte."

L'Università IULM, nella persona del Rettore Gianni Canova, è impegnata in questa battaglia di civiltà, nella speranza che le somme autorità iraniane possano accogliere l'istanza della CRUI.

Leggi qui la lettera della CRUI