L'Erasmus al tempo del Covid

Studenti - 25 giugno 2020

Lezioni, esami, lauree online: l’università non si è mai fermata in questi mesi. Ma come è stata la vita dei nostri studenti in Erasmus all’estero? Guarda qui le interviste! 

“É stata sicuramente un’esperienza diversa da quanto mi sarei aspettata. Ma non per questo meno valida, anzi. Mi sta facendo crescere ancora di più e ho capito quanto sia importante vivere al 100% ogni esperienza che la vita di permette di vivere”

Sono le parole di Giulia, studentessa IULM al II anno del corso di laurea in Relazioni pubbliche e comunicazione d’impresa, che al momento dello scoppio della pandemia si trovava a Valencia per vivere la sua esperienza di studio all’estero grazie al programma Erasmus. Come lei molti altri studenti IULM si sono trovati nella condizione di dover scegliere se tornare a casa, in Italia, o se rimanere nel Pese ospitante. Una decisione non certo facile da prendere, che nessuno di loro ha preso alla leggera.

“Ho scelto di rimanere anche perché la Svezia, Paese dove sto per terminare il mio Erasmus, ha avuto un approccio diverso rispetto all’Italia nella gestione del Covid. Qui non c’è mai stata una vera e propria quarantena e siamo sempre stati liberi di girare, pur ovviamente mantenendo le distanze di sicurezza – racconta Denis, studente della laurea magistrale in Strategic Communication – Se tornassi indietro sceglierei nuovamente di stare qui perché sicuramente è stata un’esperienza formativa intensa. Forse anche di più di quanto mi sarei mai aspettato.”

L’Ufficio mobilità IULM ha giocato un ruolo fondamentale nella gestione dell’emergenza assistendo non solo gli studenti che avevano deciso di rientrare (grazie a un lavoro costante di confronto con le altre università italiane, coordinate dalla CRUI e dal Ministero degli Affari Esteri, per l’organizzazione di voli speciali in collaborazione con la Farnesina e con Alitalia) ma anche mantenendo un contatto costante con i ragazzi che hanno deciso di rimanere all’estero, sostenendoli e supportandoli durante tutto il periodo

Ricordo che la mia tutor mi ha contattata proprio in una giornata in cui mi sentivo molto spaesata e sconsolata perché molti dei miei amici con i quali avevo cominciato a legare stavano rimpatriando – dice Caterina, studentessa in Erasmus a Sidney - É stato confortante sapere che la mia università avesse a cuore il mio benessere e facesse il tifo per me. Dopo quel momento ho provato ad avere nei confronti di questa esperienza quello sguardo che la IULM insegna ad avere. Uno sguardo appassionato di fronte alla realtà. Uno sguardo che mi ha sicuramente aiutata ad affrontare questo periodo, i corsi qui in Australia e anche a sviluppare un progetto di tesi che riguarda proprio questa nuova realtà post covid.”

Ora, passata la fase più dura del lockdown, i nostri studenti all’estero iniziano finalmente a godersi momenti di ritrovata serenità e possono cominciare a vivere a pieno non solo le meravigliose città dei Paesi ospitanti ma anche e soprattutto la vita universitaria:

La fase due abbiamo iniziato a scorgerla quando hanno aperto gli spazi comuni del campus – continua Caterina - Ritornare a studiare e pranzare insieme ai miei compagni è stato emozionante e quasi commuovente.”

Nell’attesa che anche il nostro campus torni presto a essere popolato e vissuto a pieno, auguriamo ai nostri studenti all’estero di vivere al meglio questa bellissima esperienza certi che ritornerranno a casa arricchiti e fortificati.