Easy MiG: un progetto in collaborazione tra MUDEC e IULM

Cultura - 28 febbraio 2025

L'intervista alla professoressa Marta Muscariello, curatrice del progetto per il nostro Ateneo

L’esposizione della Collezione Permanente “Milano Globale” del MUDEC - Museo delle Culture, si è recentemente arricchita di un percorso inclusivo, creato dallo stesso museo e dal Centro EURESIS (Università IULM). Denominato Easy MiG, il progetto permette, grazie ai QR Code posti nelle sale, di accedere col proprio smartphone ad alcuni contenuti: testi brevi ed essenziali, scritti con un linguaggio semplice, che spiegano gli oggetti esposti.
I testi si possono leggere, ascoltare, o anche leggere e ascoltare in contemporanea, e sono impaginati in modo da favorire la leggibilità agli utenti con dislessia.
Il percorso Easy MiG è raggiungibile alla pagina del MUDEC dedicata all’accessibilità.

Abbiamo posto alla docente Marta Muscariello, curatrice del progetto per il nostro Ateneo, alcune domande in merito all'innovativo percorso Easy MiG.

Redazione: Ci illustra come è nato il progetto Easy MiG e quali sono le sue finalità?

Marta Muscariello: Il progetto Easy MiG è nato nell’ambito di una collaborazione fra il MUDEC Museo delle Culture e l’Università IULM. Fra le attività portate avanti, è nata anche l’idea di rendere accessibile il percorso di “Milano Globale”, la mostra permanente del museo, a una fetta di pubblico più ampia possibile. I testi esposti nella mostra, infatti, sono davvero eccellenti, molto curati scientificamente, ma richiedono ampie conoscenze al lettore e molto tempo per leggerli. Abbiamo pensato di creare dei testi brevi, semplici da leggere e in grado di concentrare l’attenzione del fruitore sulle informazioni essenziali per comprendere il percorso e gli oggetti esposti. L’idea ha incontrato il favore dell’allora Delegato del Rettore all’inclusione, Massimo De Giuseppe, e della Conservatrice del museo Carolina Orsini. Mi sono attivata quindi come membro del team di ricerca EURESIS IULM per creare e registrare questi testi, lavorando in sinergia con Laura Milesi dell’Ufficio DiversaMente, che si è molto appassionata al progetto, essendo esperta di arte e musei. Per creare questi testi inclusivi occorre infatti tenere in considerazione molti aspetti: la lingua, considerata nelle sue sfaccettature più vicine all’oralità, la posizione degli oggetti nel percorso e la posizione del visitatore mentre si muove nelle sale.

Redazione: Spesso il tema dell'inclusività di persone con disabilità è declinato nella dimensione fisico-spaziale: quanto è importante che, oltre a problemi di quell'ordine, si cerchi di operare per offrire loro l'accesso all'arte e alla cultura?

Marta Muscariello: Quando si parla di disabilità, naturalmente, è difficile fare di tutta l’erba un fascio. La disabilità fisica richiede misure di inclusione fisico-spaziali essenziali per permettere alle persone di accedere facilmente ai percorsi museali, in autonomia o accompagnati. Poi esistono le disabilità sensoriali, come quella visiva, di cui è facile accorgersi, e quella uditiva, che rimane ancora oggi più difficile da comprendere per chi non conosce il mondo dei sordi. Si ha poi il grande tema dei problemi cognitivi, che è un altro mondo ancora e richiede una sensibilità maggiore per accogliere le specificità delle persone. Per aumentare le modalità di fruizione, abbiamo anche registrato i testi in modo che si possa scegliere di leggerli, ascoltarli oppure combinare lettura e ascolto; l’impaginazione, inoltre, è fatta per ottimizzare la leggibilità. Easy MiG include quindi molte persone diverse: chi si trova, per varie ragioni, più comodo ad avere i testi vicini, sullo smartphone; gli ipovedenti, che possono ascoltarli; molti sordi, perché sono testi semplificati e di facile accesso; persone con disabilità cognitiva, perché possono concentrarsi sulle informazioni senza disperdere l’attenzione. Pensiamo poi a tutte le persone che possono preferire, per vari motivi, percorsi brevi e non troppo ricchi di informazioni; Easy MiG è utile anche a loro. Certo, si può fare ancora di più, per includere ancora più persone, Easy MiG non è la soluzione definitiva per tutti: ma intanto rappresenta una possibilità. Molti passi sono stati fatti.

Redazione: A che titolo e in quali aspetti in particolare sono stati coinvolti gli studenti e le studentesse IULM nella realizzazione del progetto?

Marta Muscariello: Quando dicevo che molti passi sono stati fatti, mi riferivo proprio al lavoro fatto dalle studentesse della Laurea Magistrale in Traduzione specialistica IULM. Dopo la realizzazione del percorso base in italiano, abbiamo affrontato la traduzione di Easy MiG in arabo, cinese, francese, inglese e spagnolo. Oltre a EURESIS, questa fase ha avuto il supporto fondamentale dell’International Center for Research on Collaborative Translation IULM: Francesco Laurenti, che lo dirige, ha accettato da subito con entusiasmo la collaborazione. Le studentesse si sono messe alla prova con una esperienza di traduzione tutt’altro che facile, proprio per le caratteristiche dei testi, e possiamo dire che hanno fatto un ottimo lavoro. Il prodotto finale è stato poi perfezionato e registrato da revisori madrelingua. Presto, quindi, Easy MiG sarà disponibile in versione multilingue e speriamo che questo porti al Mudec, oltre ai turisti, anche tante persone di lingua straniera che vivono a Milano: scoprirebbero che questa mostra parla anche di loro, di un pezzo della loro storia e del loro presente. Approfitto dell’occasione per ringraziare qui tutte le studentesse che hanno partecipato, e, naturalmente, Massimo De Giuseppe e Daniela Corsaro, nuova Delegata all’inclusione IULM, per il fattivo supporto dato al progetto.

Il progetto si inserisce nelle iniziative volte a favorire l'inclusione delle persone con disabilità.


Foto: "Easy MiG" nelle sale della Collezione Permanente, MUDEC - Museo delle Culture, Milano, 2024, courtesy MUDEC - Museo delle Culture