Cerimonia di consegna delle Borse di studio a studentesse meritevoli

Studenti - 26 ottobre 2023

Giovedì 26 ottobre, alle ore 13.30, si è tenuta in Sala dei 146 (IULM 6) la cerimonia di consegna di cinque borse di studio a studentesse meritevoli, finanziate dal Dott. Attilio Bindi (Bindi), dal Dott. Mario Piarulli (MBS Media Communication) e dal Dott. Giordano Calza.

Borsa di studio Giordano Calza

Borsa di studio Giordano Calza

Borsa di studio MBS Media Communication

Borsa di studio MBS Media Communication

Gli imprenditori con il Presidente Prof. Giovanni Puglisi

Gli imprenditori con il Presidente Prof. Giovanni Puglisi

I tre imprenditori ospiti

I tre imprenditori ospiti

Il Rettore Prof. Gianni Canova

Il Rettore Prof. Gianni Canova

Una delle studentesse vincitrici borsa di studio Bindi

Una delle studentesse vincitrici borsa di studio Bindi

Vincitrice borsa di studio Bindi

Vincitrice borsa di studio Bindi

Vincitrice borsa di studio MBS Media Communication

Vincitrice borsa di studio MBS Media Communication

Ad aprire la cerimonia il Rettore Prof. Gianni Canova, che ha definito questo evento “un momento importante nella storia dell’Ateneo, perché dimostra la sensibilità di alcuni imprenditori verso la formazione, e l’importanza che IULM riserva nel sostegno agli studenti.”

La cerimonia è proseguita con l'intervento del Prof. Giovanni Puglisi, Presidente del CdA: “Una delle caratteristiche principali di IULM è la sua forte connessione col mondo delle imprese: non a caso abbiamo creato Mondo IULM, che raccoglie imprenditori di grande livello e sostiene l’Ateneo attraverso una forte presenza nei percorsi formativi, creando sinergie fondamentali per il futuro dell’impresa italiana. Molti corsi di insegnamento qui sono tenuti da uomini di impresa, perché siamo convinti che la teoria senza la pratica non possa funzionare. Ecco perché questo evento è particolarmente importante: perché alcuni imprenditori hanno deciso di investire, non soltanto materialmente, nel sistema IULM, testimoniando la loro presenza e la loro filosofia. Oggi l’università ha un ruolo di partecipazione a un evento in cui la centralità è però degli imprenditori e degli studenti, e aiuta questi due mondi a conoscersi. In questo senso l’università è la palestra dell’Italia di domani. Per questo sono lieto di essere testimone di questa eccezionale circostanza e ringrazio molto tutti coloro che sono qui presenti.”

Nel presentare la propria iniziativa, il Dott. Bindi ha spiegato: “Ho avuto tante fortune nella mia vita e questo progetto mi sembrava doveroso, visto che una volta non c’era un accesso così facile all’università. È una fortuna per me aver potuto fare il lavoro che sognavo, e queste due borse di studio possono essere un piccolo inizio per far sì che, a loro volta, le studentesse comincino un percorso di vita e arrivino a coronare il proprio sogno.”

“Io mi occupo di pubblicità e ho un centro media a Milano – ha invece raccontato il Dott. Pierulli. Ho avuto quest’idea perché mi rendo conto di essere arrivato ad avere una mia attività a quarant’anni, quindi per venti anni ho fatto lavori che non mi piacevano. È da tanto che penso a un modo per aiutare i giovani a realizzare i propri sogni, esattamente come ho potuto fare io.”

Infine il Dott. Calza, che dal prossimo anno sarà docente IULM nel corso di laurea triennale in Moda e Industrie Creative, ha spiegato come la borsa di studio nasca per lanciare il messaggio che “al lavoro di qualcuno può corrispondere la fortuna di qualcun altro. Non ci sarà giorno durante l’università in cui non avrete paura, ma vi renderete conto che quelle saranno paure di cristallo, che si possono abbattere. Io ho avuto questa forza, e pian piano si può costruire il proprio percorso.”

“L’immagine di Giordano Calza è molto efficace – ha concluso il Prof. Puglisi al termine della cerimonia - perché il cristallo è qualcosa che da un lato costituisce una barriera, ma consente di vedere cosa c’è al di là. Quindi viene rotto a ragion veduta. Non è una rivolta verso il nulla. L’aiuto trasparente di questi imprenditori è la traduzione nobile di quella che in Italia si chiama "raccomandazione". Oggi abbiamo dimostrato che si può ottenere un aiuto e rompere il muro anche con le proprie forze, senza raccomandazione.”