Imprese e laureati: quali aspettative?

11 marzo 2019
Si è tenuta in IULM il 12 marzo la tavola rotonda sull'indagine condotta da Centromarca e Adecco Group sulle esigenze del mondo del lavoro.

Quali sono le aspettative dei manager rispetto ai neolaureati in azienda? Un’indagine esclusiva evidenzia canali di reclutamento, profili attesi, preparazione, punti di forza e gap da colmare. Un’occasione per approfondire le esigenze del mondo del lavoro e individuare nuove opportunità da cogliere nei percorsi didattici.

Alla presenza di personalità del mondo dell’imprenditoria e dell’accademia, sono stati presentati il 12 marzo in Sala dei 146, i risultati dell'indagine dal titolo Formazione dei neolaureati ed esigenze d’impresa, realizzata dalla IULM in collaborazione con Centromarca – Associazione Italiana dell’Industria di Marca e The Adecco Group. La ricerca, coordinata dal Dott. Luca Quaratino, ha preso in considerazione le valutazioni espresse dai manager (115 operanti nelle aree marketing, commerciale/vendite, risorse umane, comunicazione, amministrazione/finanza) sui neolaureati che fanno il loro ingresso in azienda.

In apertura dei lavori il Rettore Prof. Gianni Canova, dopo aver portato i saluti dell’università agli intervenuti, ha sottolineato come in questi tempi sia sempre più necessario che le aziende siano “capaci di aprire ai saperi in senso lato” auspicando un dialogo doveroso e sempre più stretto tra mondo dell’impresa e mondo della formazione. Tra i dati più interessanti emersi dalla ricerca si evidenzia come per i manager le qualità più ricercate nei neolaureati siano l’esperienza operativa sul campo (52,2% degli intervistati), “avere buoni maestri” (39,1%) e possedere le giuste soft skill (36,5%). Il confronto con un’analoga ricerca svolta nel 2012 ha messo in risalto come nel lasso di tempo intercorso, le imprese abbiano utilizzato in maniera crescente, per la scelta dei collaboratori, non soltanto agli strumenti convenzionali (candidatura spontanea, società di reclutamento del personale, etc.), ma anche i social network, segno evidente di una presa di coscienza anche da parte del mondo imprenditoriale dell’importanza che questi rivestono anche in ambiti fino a soli pochi anni fa impensabili.

Nel corso della tavola rotonda che ha seguito la presentazione dei risultati della ricerca, Silvia Candiani, Country General Manager di Microsoft Italia, ha segnalato come i neolaureati che fanno il loro ingresso nel mondo del lavoro devono necessariamente dimostrarsi attrezzati a coniugare le hard skill (conoscenze tecniche e specialistiche) con le soft skill (capacità relazionali). Dal canto suo Francesco Mutti, Presidente di Centromarca, ha riassunto i requisiti fondamentali che un giovane laureato deve assolutamente possedere, in tre parole: estero, stage e vivere. La necessità, condivisa da tutti gli oratori e sintetizzata da Andrea Malacrida, AD di The Adecco Group Italia, è quella di adoperarsi congiuntamente per far “dialogare fattivamente il mondo della formazione con quello dell’impresa”, compito che la IULM ha assunto da tempo con impegno, incontrando il consenso di molte aziende.

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