In un’intervista al “Corriere della Sera” il Rettore indica vie possibili e racconta come il nostro Ateneo sta affrontando la situazione
L’emergenza che si sta vivendo ha dimostrato come l’università sia un centro vitale non soltanto per la formazione e la didattica ma anche in quanto polo socio-culturale capace di offrire stimoli e risorse al dibattito in corso. Nell’intervista al “Corriere” il Rettore Prof. Gianni Canova sottolinea il grande lavoro svolto dalla IULM per continuare a garantire ai suoi studenti l’erogazione dei servizi fondamentali. Oltre allo svolgimento delle lezioni e delle sessioni di laurea in streaming, il nostro Ateneo sta proponendo una serie di attività e iniziative volte a rendere meno gravoso il “distacco” forzato dall’istituzione universitaria: sportelli di ascolto per chi vive un disagio psicologico, aiuti economici a chi si trova in difficoltà. La IULM vuole essere vicina ai propri studenti e alle loro famiglie anche in questi momenti difficili.
Ma il Prof. Canova indica anche possibili percorsi di quella che è stata chiamata la “fase 2” dell’emergenza, per la quale occorre “ascoltare tutte le competenze” tra cui quelle degli esperti della comunicazione sui quali finora non si è fatto il giusto affidamento. “La comunicazione in tempo di crisi è centrale” sono le parole del Rettore, anche per questo la IULM ha “aperto un osservatorio su questo tema” e si prepara a lanciare un master sulla comunicazione pubblica nell’emergenza.
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