Don Giovanni o dell’ambiguità del mito - Stefano Bartezzaghi

Don Giovanni o dell’ambiguità del mito — Stefano Bartezzaghi

Don Giovanni o dell’ambiguità del mito

Cosa intendiamo quando diciamo che quello di "Don Giovanni" è un mito moderno?
Una prima implicazione è linguistica: "il" Don Giovanni (nome proprio) produce tanti (veri o soltanto asseriti) "dongiovanni" (nome comune), secondo la figura dell'antonomasia.
Una seconda implicazione è comunicativa: il mito è un luogo comune, si socializza, diventa cioè "banale" proprio perché è conosciuto da tutti.
Infine, una conseguenza antropologica: oltre che (e altro che) banale, il mito è paradossale: racchiude sempre contraddizioni e se ce lo raccontiamo è proprio perché il mito è capace di simbolizzarle e così renderle quasi accettabili.
Chi è il dissoluto? Il significato del termine rimanda alla propensione agli eccessi, al non porre freni morali ai propri comportamenti. Ci si arriva passando però da significati come "sbandato" (di un esercito), "libero" e "scatenato", sino all'origine, al nucleo della parola. Qui "dissoluto" significa "sminuzzato", "squagliato", "liquefatto". Vicino più letteralmente alla radice etimologica: "sciolto", "stemperato", "diluito". Quella di Don Giovanni è infatti una dissoluzione che non consuma.

Bibliografia essenziale

  • Stefano Bartezzaghi, Banalità. Luoghi comuni, semiotica, social network. Bompiani, Milano 2019.
  • S. B., Mettere al mondo il mondo. Tutto quanto facciamo per essere detti creativi e chi ce lo fa fare, Bompiani, Milano, 2021.
  • Roland Barthes, Miti d'oggi, Einaudi Torino 1974 [ed. orig. 1957]
  • Loredana Lipperini, Don Giovanni. Il potere della seduzione, la musica, il mito, Castelvecchi, Roma 2006.
  • Giovanni Macchia, Vita avventura e morte di Don Giovanni, Adelphi, Milano 1991
  • Massimo Mila, Lettura del Don Giovanni di Mozart, Einaudi, Torino 1988.
  • Marino Niola, Diventare Don Giovanni. Un viaggio attraverso l'Europa sulle tracce del grande seduttore, Bompiani, Milano 2019.
  • Jean Paul Vernant, "Ambiguità e rovesciamento. Sulla struttura enigmatica dell’Edipo Re", in J. P. Vernant-P. Vidal-Naquet, Mito e tragedia nell’antica Grecia, Einaudi, Torino 1976 [ed. orig. 1970]
  • Claude Zilberberg, “Soglie, limiti, valori”, in P. Fabbri e G. Marrone (a cura di), Semiotica in nuce II, Meltemi, Roma 2001 [ed. orig. 1883]

Biografia

Stefano Bartezzaghi è Professore associato di Filosofia e teoria dei linguaggi all’Università IULM. Si occupa di semiotica della creatività, di semiotica del gioco e di retorica dei luoghi comuni. Scrive sul quotidiano «la Repubblica» ed è fra i più noti enigmisti italiani. Il suo ultimo libro è “Mettere al mondo il mondo. Tutto quanto facciamo per essere detti creativi e chi ce lo fa fare” (2021).


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