Game Video Art: A Survey a cura di Matteo Bittanti

2016
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La mostra Game Video Art: A Survey ha rappresentato un evento ufficiale della XXI Esposizione Internazionale della Triennale di Milano, XXI Century. Design After Design. È stata la più completa rassegna di installazioni videoludiche mai organizzata in Italia, proponendo una selezione di opere realizzate da trenta artisti internazionali tra il 2006 e il 2016. Curata da Matteo Bittanti e Vincenzo Trione, allora Preside della Facoltà di Arti, turismo e mercati, la mostra è stata fortemente voluta dal Prof. Gianni Canova.

Le opere esposte, note come machinima, si sono collocate all'intersezione tra videogame, cinema, teatro e animazione. Queste installazioni sono state sviluppate attraverso l’appropriazione creativa di titoli popolari come The Sims, SimCity, Grand Theft Auto e Call of Duty. Non si è trattato solo di una nuova estetica, ma di un nuovo modo di giocare con l'immagine. Il machinima, esempio paradigmatico di remix, ha sollecitato una riflessione sui ruoli dell’autore e dello spettatore nell’era digitale.

In anteprima assoluta per l’Italia è stato proposto The Night Journey, l’ultimo progetto di Bill Viola, sviluppato insieme al Game Innovation Lab della University of Southern California di Los Angeles. Questa opera ha rappresentato una fusione unica di arte e videogame, offrendo un'esperienza immersiva e riflessiva che ha affascinato i visitatori con la sua potenza emotiva e visiva.

La mostra è stata realizzata con la collaborazione degli studenti del secondo anno del Corso di Laurea Magistrale in Arti, patrimoni e mercati, con il coordinamento critico di Anna Luigia De Simone. Il progetto ha offerto una panoramica sulle pratiche artistiche legate all’immaginario videoludico, cercando anche di formulare ipotesi sul futuro di questo ambito artistico in continua evoluzione.

Game Video Art: A Survey ha offerto un’occasione unica per riflettere sull’evoluzione del videogioco come forma d'arte, mettendo in evidenza la capacità di quest'ultima di esplorare temi complessi attraverso l’interattività e la narrativa digitale. La mostra ha invitato il pubblico a interrogarsi sul potenziale dei videogiochi come medium artistico e sul loro ruolo sempre più centrale nel panorama della cultura contemporanea.