Anno 2023
La costituzione di un "Digital Gender Hub" ha come obiettivi quelli di:
- creare network (sia internamente che con altri Atenei, italiani e non) tra docenti e ricercatori, che negli ultimi anni si siano impegnati in ricerche che abbiano tematizzato la categoria del genere, o quella più ampia del gender, nelle sue connessioni e manifestazioni nel digitale;
- organizzare seminari e incontri di riflessione, sia accademici, sia con la cittadinanza, con le aziende, con le scuole;
- promuovere e sostenere progetti di ricerca teorica ed empirica, di base e su committenza sul binomio gender e digital.
Questo tema riveste oggi un ruolo centrale, come lo dimostra l’ampia letteratura e la presenza del dibattito nell’opinione pubblica. Digital Gender Hub sarà il polo di riferimento presso l’Università IULM per le attività di ricerca e formazione nell’ambito del genere.
La natura complessa e in continua evoluzione dei prodotti mediatici, unitamente alla pervasività delle piattaforme, nella società tutta, richiede una riflessione sui contenuti digitali, che sono spesso frutto di processi di remix, condivisione, co-creazione e contestazione nei quali le immagini stereotipate del genere continuano a esistere, e a essere rafforzate, accanto a quelle più innovative e critiche. Inoltre, il lavorìo degli algoritmi, alla base delle piattaforme digitali e social, incorpora orientamenti e valori inscritti nei dati e nella programmazione da parte di chi sviluppa i codici, alimentando il reiterare negli output pregiudizi culturali e discriminazioni sociali. Tra gli obiettivi degli studi che faranno capo al Digital Gender Hub vi è quello di far emergere il gioco di specchi tra rappresentazioni mediatiche/digitali e sociali, tra users-generated contents e AI-generated contents: i cosiddetti “gender biases”, ovvero pregiudizi o discriminazioni basati sul genere e sull’orientamento sessuale, incorporati nei sistemi automatizzati di generazione di contenuti.
Inoltre, le ricerche che faranno capo all’hub considereranno i diversi prodotti del suddetto ordine simbolico e culturale, per analizzare come essi determinino alcune rilevanti conseguenze a livello di struttura stessa della società. Un esempio è quello della segregazione formativa e lavorativa delle donne, che si traduce in forme di disuguaglianza di accesso a specifiche posizioni, relegando la loro presenza a determinati lavori, quale quello di cura.