Il parere della professoressa Stefania Romenti intervistata sul quotidiano "Il Giorno"
Un impatto economico di circa 176 milioni di euro, in termini di biglietti venduti e di indotto: sono i dati comunicati da Confcommercio riguardo l'esibizione di Taylor Swift allo stadio San Siro di Milano e commentati su "Il Giorno" dalla professoressa Stefania Romenti, Delegata dal Rettore alla Sostenibilità e alla Social Responsibility. E proprio in merito a questo suo ruolo, Romenti commenta con queste parole l'impatto dell'evento in termini di sostenibilità: "Nelle tappe europee dell’Eras Tour uno spettatore su quattro è americano perché c’è una netta convenienza: negli Stati Uniti i biglietti sono ancora più cari. E pensate ai voli aerei. Un tema che l’artista non ha ancora toccato in maniera così forte rispetto per esempio ai Coldplay, che hanno uno dei bilanci di sostenibilità più belli e creativi che io abbia mai letto. Ma attenzione, all’inizio pareva avesse ignorato pure il tema politico. E invece si è schierata eccome, sposta voti e anche per queste elezioni, tanti attendono - con una certa ansia - quando si pronuncerà. Perciò credo che prenderà presto una posizione chiara anche sul tema ambientale."
La docente è stata interrogata anche riguardo il fenomeno Taylor Swift dal punto di vista della comunicazione e del marketing. Ecco la sua risposta: "È un’artista che applica alla lettera il brand management: cura ogni dettaglio del processo di costruzione, posizionamento e mantenimento del brand. A partire dall’autenticità, fortissima. I fan percepiscono questa trasparenza massima: 'È una di noi'". Un fenomeno oggetto anche di diverse tesi di laurea, che indagano, dice ancora Romenti nell'intervista "codici linguistici, tecniche per coltivare la fan base, con la connessione emotiva continua, codici simbolici che ruotano attorno ai suoi successi."
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