Ritornare all'essenziale

Notizie - 09 giugno 2020

Una ricerca condotta dal Behavior & Brain Lab della IULM rivela come sono cambiate le abitudini dei consumatori dopo il lockdown

Durante la fase 1 del lockdown tra i pochi luoghi a cui i cittadini potevano accedere vi erano i supermercati. Sono un ricordo ancora vivo in tutti noi le file e le lunghe attese fuori dai negozi, i controlli e le procedure prima di potervi accedere, il distanziamento una volta entrati. Se la pandemia ha visibilmente sconvolto molte delle nostre abitudini, dei nostri comportamenti, dei nostri atteggiamenti, come ha inciso sul nostro modo di valutare e considerare un acquisto, in particolare di un bene alimentare? Il laboratorio di Neuromarketing del nostro Ateneo, diretto dal Prof. Vincenzo Russo, ha svolto una serie di indagini a distanza i cui primi risultati sembrano evidenziare nel consumatore un ritorno all'essenziale, al sobrio e al naturale. 

In un articolo pubblicato sul numero di giugno del mensile "Fortune Italia" il Prof. Russo dichiara: "Stiamo rilevando una maggiore sensibilità da parte dei consumatori verso ciò che è più autentico. Il vissuto di artificiosità legato a questo periodo in cui mascherine, bollini per terra, schermi in plexiglass e percorsi obbligati hanno scandito le nostre giornate, è rimasto nella pancia dei consumatori, innescando lo sviluppo di una forte sensibilità verso prodotti che trasmettono il ritorno ai bisogni originari." Questa sorta di nuova consapevolezza da parte dei consumatori presumibilmente influenzerà le strategie dei produttori che tenderanno, è lecito attendersi, a valorizzare le caratteristiche di naturalezza dei prodotti ma anche del packaging. 

Oltre a questo aspetto, oggi il cliente sembra molto più sensibile che in passato al tema della brand reputation, sempre più correlata alla responsabilità d'impresa. Il Prof. Russo fa a questo proposito un esempio: "I marchi che hanno supportato le fasce deboli della popolazione durante l'emergenza hanno migliorato il loro appeal sui clienti." Pur stimolati da un evento tragico di portata epocale, tali comportamenti e nuove attitudini da parte dei consumatori potrebbero rappresentare un segnale positivo e incoraggiante.