Rapporto AlmaLaurea 2023: i dati IULM

Università - 16 giugno 2023

AlmaLaurea 2023: IULM conferma il trend positivo sulla condizione occupazionale dei laureati

Il XXV Rapporto AlmaLaurea sul Profilo e sulla Condizione Occupazionale dei Laureati è stato presentato il 12 giugno 2023, all'Università degli Studi di Palermo, nell’ambito del convegno Mobilità territoriale dei laureati: quale sostenibilità?, organizzato con il Ministero dell'Università e della Ricerca e con il patrocinio della CRUI - Conferenza dei Rettori delle Università Italiane.

Il Rapporto, che si basa su una rilevazione che ha coinvolto 77 atenei italiani e oltre 281.000 laureati del 2022, ha evidenziato come la pandemia influenzi ancora l’esperienza universitaria degli studenti italiani che ad oggi hanno meno opportunità di studio all'estero e usufruiscono in percentuale minore le strutture universitarie (postazioni informatiche, laboratori, biblioteche e sale studio) rispetto al pre-pandemia. Tuttavia, si osserva un miglioramento nelle prestazioni accademiche, con una maggiore regolarità nei percorsi di studio, un'età media di laurea di 25,6 anni e voti di laurea più elevati. La soddisfazione per l'esperienza universitaria è alta, con il 90,5% dei laureati che si dichiara soddisfatto del corso di laurea scelto. Riguardo al lavoro, i dati riflettono la ricerca di un equilibrio sempre maggiore tra vita professionale e personale, con il 40,5% dei laureati è disponibile al lavoro in smart working, mentre le principali aspettative riguardano l'acquisizione di professionalità, la stabilità lavorativa, le opportunità di carriera, il guadagno e l'indipendenza. Nel mercato del lavoro, si registra un miglioramento dell'occupazione per i laureati di primo (75,4%) e secondo livello (77,1%) a un anno dalla laurea ma persistono le differenze di genere, con i laureati maschi che hanno maggiori probabilità di occuparsi rispetto alle laureate femmine, e una retribuzione media mensile netta superiore di 70 euro.

Guardando da vicino i dati sulla condizione occupazionale dei laureati IULM, possiamo confermare con orgoglio che il nostro Ateneo conferma nuovamente il suo trend positivo, sia per quanto riguarda la soddisfazione dei suoi laureati sia il loro tasso di occupazione.

I laureati nel 2022 dell'Università IULM di Milano coinvolti nel XXV Rapporto sul Profilo dei laureati sono 2.012. Si tratta di 1.432 di primo livello, 580 magistrali biennali.

L’Indagine sulla condizione occupazionale ha rivelato che - per quanto riguarda le lauree triennali - a un anno dal conseguimento del titolo (calcolato secondo la definizione ISTAT), il tasso di occupazione è del 68,3%*. Di questi, il  39,5% degli occupati considera il titolo molto efficace o efficace per il lavoro svolto e il 33,1% dichiara di utilizzare in misura elevata, nel proprio lavoro, le competenze acquisite in IULM.

Per quanto riguarda invece i laureati di secondo livello il tasso di occupazione, a un anno dalla laurea, è pari al 79,2% (rispetto al 77,6% della media nazionale AlmaLaurea). Il 50,6% degli occupati ritiene la laurea conseguita molto efficace per il lavoro che sta svolgendo e il 46,7% dichiara che le competenze acquisite durante il percorso di studi si sono rivelate estremamente utili.

cinque anni dalla laurea, il  tasso di occupazione dei laureati magistrali sale al 93,8%. (rispetto al 88,6% della media nazionale AlmaLaurea). Gli occupati assunti con contratto a tempo indeterminato sono il 66,4% mentre gli occupati con un contratto a tempo determinato sono il 13,7%. Svolge un’attività in proprio l’11,8%.  Le retribuzioni arrivano in media a 1.721 euro mensili netti. Il 68,1% degli occupati ritiene la laurea conseguita molto efficace o efficace per il lavoro svolto; il 64,5% dichiara di utilizzare in misura elevata, nel proprio lavoro, le competenze acquisite all’università. Ma in quali settori lavorano maggiormente i laureati IULM? Il 90,0% dei laureati è inserito nel settore privato, mentre l’8,1% nel pubblico; l’1,9% lavora nel non-profit. L’ambito dei servizi assorbe l’86,3%, mentre l’industria accoglie il 13,3% degli occupati; 0,5% la quota di chi lavora nel settore dell’agricoltura.

Interessanti anche i dati sui tirocini e le esperienze di studio e lavoro all’estero. Il 45,6% dei laureati ha svolto tirocini riconosciuti dal proprio corso di studi: è il 30,7% tra i laureati di primo livello e l’81,3% tra i magistrali biennali (valore, quest’ultimo, che cresce all’89,8% considerando anche coloro che l’hanno svolto solo nel triennio). Ha compiuto un’esperienza di studio all’estero riconosciuta dal corso di laurea (Erasmus in primo luogo) il 9,2% dei laureati: il 7,4% per i triennali e il 13,6% per magistrali biennali (quota, quest’ultima, che sale al 28,0% considerando anche coloro che le hanno compiute solo nel triennio).

Infine, motivo di grande soddisfazione per IULM è anche il gradimento che i suoi laureati hanno espresso nei confronti dell’esperienza universitaria e del Campus. Il 91,1% dei laureati è soddisfatto del rapporto con il corpo docente e il 90,9% ritiene il carico di studio adeguato alla durata del corso. In merito alle infrastrutture messe a disposizione dall’Ateneo, il 97,4% dei laureati che le ha utilizzate considera le aule adeguate. Più in generale, il 91,1% dei laureati si dichiara soddisfatto dell’esperienza universitaria nel suo complesso.

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*Dato ricavato isolando i laureati triennali IULM che, dopo il titolo, non si sono mai iscritti a un corso di laurea di secondo livello (55,7%)