Quando una lezione diventa vita

Università - 31 maggio 2024

Da un racconto in aula a un progetto di cambiamento sociale: la straordinaria storia dell'allenatrice Alessandra Campedelli e delle atlete pakistane, tra emancipazione e sport.

Può succedere a volte che da un racconto fatto in aula nasca qualcosa di straordinario. La storia di quanto accaduto durante una lezione di Comunicazione sportiva è proprio un esempio eloquente di come la teoria certe volte possa trasformarsi in vita, in azione, in cambiamento.

Succede infatti che durante la lezione del dott. Pierfrancesco Barletta, uno studente decida di condividere con Manila Alfano, giornalista e collaboratrice del dott. Barletta, la storia di sua madre, Alessandra Campedelli, un'allenatrice di pallavolo di grande determinazione e coraggio, attualmente alla guida della Nazionale di pallavolo del Pakistan e in precedenza di quella iraniana. Lo studente racconta la vita delle atlete. Donne che, per inseguire la loro passione, affrontano sfide immense: alcune giocano con gli spilli per trattenere il chador, altre indossano il niqab durante le partite, la maggior parte di loro mangia poco e male, mancano le attrezzature, mancano i fondi, manca tutto. La docente decide così di dar voce a questa straordinaria testimonianza attraverso le pagine de Il Foglio, sottolineando il ruolo cruciale dello sport come strumento di emancipazione per le donne, spesso marginalizzate nella società. Grazie alla collaborazione di uno sponsor italiano, riesce infine a garantire i fondi necessari e a organizzare un viaggio della Nazionale pakistana in Italia per un intenso periodo di allenamento. La squadra è arrivata a Malpensa questo lunedì. L'entusiasmo e la gratitudine delle ragazze, che in questi giorni sperimentano per la prima volta la libertà di viaggiare al di là dei confini dei loro Paese, sono palpabili.

Con questo viaggio inizia quindi una vera e propria tournée italiana della Nazionale pakistana e l'obiettivo di Campedelli è ambizioso. Spera infatti di convincere la Federazione a mandare nelle scuole pakistane dei tecnici formati per far avvicinare già dall'infanzia le ragazze allo sport. Il fatto che queste giovani donne possano cominciare a pensarsi come sportive, porterebbe già a un piccolo cambiamento, con lo sport capace di essere un agente di trasformazione sociale. La missione di Campedelli rappresenta un primo passo importante verso una società pakistana più inclusiva e equa.

L'Università IULM è felice di dare voce e risonanza a questa storia che ci dà una lezione importantissima: da un semplice racconto in aula può nascere qualcosa di straordinario, qualcosa che può cambiare vite e ispirare il mondo intero. Una storia che ci ricorda che nelle aule universitarie possono nascere idee che trasformano il mondo.