In un contesto internazionale in cui molte aree del mondo risultano inaccessibili per motivi bellici o geopolitici, l'Università IULM ha scelto di ampliare il concetto di apertura al mondo rendendolo anche un gesto concreto di solidarietà e responsabilità.
Come ha ricordato la Rettrice, professoressa Valentina
Garavaglia durante l’inaugurazione dell’anno accademico:
“Per IULM, internazionalizzazione significa anche aprire le
porte a chi cerca di liberarsi da un mondo segnato dalla guerra, per
abbracciare una nuova prospettiva di vita. Accogliere rifugiati provenienti da
Paesi colpiti da profonde sofferenze, come l’Afghanistan, l’Ucraina e molti
altri, non vuol dire soltanto offrire l’opportunità di studiare, ma dare la
possibilità concreta di costruire un futuro diverso da quello che sono stati
costretti a lasciare. Per il nostro Ateneo, questa è una missione autentica:
una vera dichiarazione di pace ”.
Negli ultimi due anni, IULM ha accolto e sostenuto economicamente circa
40 studenti rifugiati provenienti da Paesi come Afghanistan,
Iran, Sierra Leone, Ucraina, Russia, Bielorussia, Uganda e Pakistan.
Questa iniziativa, che ha visto i primi studenti rifugiati immatricolarsi già a partire dall'anno accademico 2018/2019, viene vissuta da IULM come un processo pienamente coerente con la propria idea di internazionalizzazione: non solo scambio culturale, ma costruzione concreta di un futuro per tutti.