Giorno della memoria

Università - 27 gennaio 2024

Le parole del Rettore in occasione del Giorno della Memoria

"Recentemente ho avuto occasione di leggere uno di quei libri che ti aprono la testa. È di una autrice giapponese, Yoko Ogawa, e si intitola L’isola dei senza memoria. Ogawa ci racconta che in un periodo imprecisato la memoria scompare, come in una epidemia; scompaiono i ricordi, uno dopo l’altro; la memoria viene a poco a poco rimossa.

Nella nostra società contemporanea sta succedendo qualcosa di simile: quello che sta venendo meno è la memoria collettiva, la memoria condivisa, che è come se fosse stata rimossa, come se fosse stata sciolta nell’irrilevanza. Come se non ci facesse ricordare che ci sono state le guerre, i massacri, i genocidi, gli orrori generati dall’odio, dal rancore, dall’invidia, dai deliri di onnipotenza.

L’odio attecchisce qui, nel rancore, nel livore, nell’assenza di memoria, di ricordi, di riferimenti culturali, nel deserto. E noi siamo un po’ responsabili. Ci sono antidoti? La ripresa della parola, la scrittura, la lettura dei libri. Si tratta di rimettere in campo una ecologia della comunicazione, una educazione al pensiero critico, al ragionamento argomentativo, al dibattito, a mettersi sempre e comunque nel punto di vista dell’altro, perché questo è un esercizio quotidiano di civiltà, di dialogo che abbiamo troppo spesso dimenticato e dovremmo riprendere a fare."