Nel 2015, la Contemporary Exhibition Hall di IULM ha inaugurato la sua attività espositiva con Foresta Blu, un’installazione site-specific di Fabrizio Plessi, uno dei massimi esponenti della videoarte italiana. L’opera ha trasformato lo spazio progettato dallo studio 5+1AA in un ambiente visionario, dove natura e tecnologia si fondono in un’esperienza immersiva ed evocativa.
L’installazione era composta da sei grandi tronchi sospesi nell’aria, in dialogo con altrettanti specchi d’acqua digitali, creati attraverso video proiezioni. Il suono della pioggia, elemento ricorrente nel lavoro di Plessi, e la luce blu diffusa nell’ambiente amplificavano la suggestione, trasportando lo spettatore in un universo sospeso tra sogno e realtà.
La mostra rifletteva su temi cari all’artista, come la relazione tra tecnologia ed emozione, l’interazione tra elementi naturali e digitali, e la possibilità di un'arte capace di umanizzare l’innovazione tecnica. In questo senso, Foresta Blu si inseriva nella ricerca che Plessi ha portato avanti per tutta la sua carriera, rievocando lavori come Mariverticali (Biennale di Venezia, 2011), in cui barche emergono dall’oscurità con immagini video che evocano il mare.
L’effetto scenografico della Foresta Blu era amplificato da un’apertura circolare sul soffitto della sala, definita dall’artista una “luna immaginaria”: una finestra sul cielo che, con il variare della luce naturale, mutava la percezione dell’intero ambiente, esattamente come accade in una vera foresta.
Plessi stesso ha descritto la sua opera come una riflessione sull’acqua, elemento vitale che attraversa il tempo e lo spazio, restituendo la memoria di ciò che ha assorbito nei secoli. Ma Foresta Blu era anche un omaggio alla nascita di un nuovo spazio culturale all’interno dell’Università IULM, dedicato allo studio, alla ricerca e alla sperimentazione artistica.
L’inaugurazione della mostra è avvenuta il il 13 ottobre 2015: l’evento ha rappresentato un passo significativo nell’evoluzione del campus, che con la nuova IULM 6 ha ampliato la sua offerta con un auditorium da 600 posti, una seconda sala più raccolta da 146 posti, la sede della Scuola Politecnica di Design e l’IULM University Club, che ospitava anche un ristorante stellato.
Con Foresta Blu, la IULM non solo ha dato il via alla sua attività espositiva con un’opera di grande impatto, ma ha anche sancito un’apertura verso la città e il territorio, nella volontà di trasformare il campus in un polo culturale capace di dialogare con Milano e con il mondo dell’arte contemporanea.