Un osservatorio sul panorama italiano
Anno 2020
Nato come tecnologia di distribuzione, il podcasting si è trasformato a partire dal 2014 in uno spazio di produzione di contenuti audio originali. Partito con ritardo rispetto al panorama anglosassone, il podcast italiano sta conoscendo da cinque anni a questa parte uno sviluppo sorprendentemente rapido e offre una produzione variegata sotto tutti i profili - stili, linguaggi, contenuti, produttori - che è rilevante studiare in questa prospettiva. Concepito come un osservatorio, il progetto di ricerca prende in esame ciò che si va producendo in Italia da sei anni a questa parte guardando ai contenuti audio originali come oggetti culturali ed esaminandoli secondo la molteplicità di competenze e approcci di indagine dei partecipanti al progetto di ricerca. L’istituzione di un osservatorio e la possibilità di intrecciare prospettive di indagine diverse sui medesimi dati costituisce un progetto di ricerca nuovo e originale, che permette di giungere a un output scientifico di valore significativo non solo per l’ambito nazionale.
Obiettivi della prima fase sono una mappatura del panorama italiano e una prima catalogazione: quali e quanti attori agiscono (editori tradizionali, emittenti radiofoniche, nuovi soggetti, associazioni, piattaforme web, produzioni indipendenti...), che tipi di formati sono prodotti, a quali generi radiofonici possono essere assimilati e di quali argomenti trattano (reportage, documentari, fiction, unici o seriali...), quali sono le forme di distribuzione, le fonti di finanziamento e il modello di business (siti originari, aggregatori, distributori commerciali). Il passo successivo è un’analisi qualitativa con l’obiettivo di far emergere sia la derivazione di questo nuovo formato da generi, stili e linguaggi precedenti (essenzialmente radiofonici) sia le specificità, in particolar modo come vada definendo un segmento a sé stante del panorama mediale contemporaneo.
La raccolta dei dati si avvale del contributo di Radio Iulm e degli studenti che a essa collaborano, coordinati da Gaia Varon.