Anno 2023
Il tema delle valenze identitarie e del ruolo svolto dai media digitali rispetto ai processi di elaborazione ed espressione del Sé, è di indubbia rilevanza, non solo teorica. Le tracce digitali che costantemente lasciamo più o meno consapevolmente in rete intercettano e danno forma a dimensioni diverse, se pure interconnesse, dell’identità. Tra queste vi è la dimensione “giuridica” relativa alla possibilità di identificazione univoca della persona necessaria a garantire i diritti di “cittadinanza digitale”, i servizi erogabili dalla Pubblica Amministrazione e tutte le transazioni economiche connesse con l’acquisto di prodotti e servizi attraverso la rete. Quella “comunicativo-relazionale”, prevalente nelle forme di rappresentazione del Sé rese possibili, in forme diverse, dalle varie piattaforme digitali in relazione alle affordance da esse generate e dai meccanismi algoritmici che le sostanziano.All’interno di questo frame concettuale e collocandosi negli spazi di confine tra la ricerca sociologica, mediologica e psicologica interessate alle implicazioni identitarie connesse con l’utilizzo dei media digitali, la ricerca si pone i seguenti macro obiettivi conoscitivi:
- dinamiche di scelta e modellizzazione degli avatar nei diversi ambienti del web 3.0
- implicazioni psicologiche e identitarie connesse alle diverse tipologie di embodiement digitali
- avatar iperrealistici e vissuti connessi con i digital twin
- meccaniche di rispecchiamento, “effetto proteus” nei processi di elaborazione identitaria
- implicazioni dei meccanismi psicologici connessi con l’adozione delle diversi tipologie di avatar per il marketing e la comunicazione aziendale
L’indagine, di natura prettamente qualitativa, si propone di approfondire il ruolo rappresentato dalle diverse tipologie di avatar rese possibili dalle diverse declinazioni del web3.0 nei processi di elaborazione e definizione identitaria della soggettività.