Economia della memoria

Responsabile: Angela Besana

Anno 2021

Anche alla luce di un’offerta formativa di ateneo che spazia dall’arte al design, dal cinema all’artigianato, con questa ricerca si è inteso declinare come la reificazione attraverso la memoria collettiva abbia impatto sia comunitario sia turistico.

La ricerca è di per sè nuova, perchè non si esaurisce nell’analisi di memoria di determinata filiera industriale. La memoria collettiva, tracciabile in fonti, archivi e progetti di rilevanza di ateneo, milanese, nazionale e internazionale, ha consentito di verificare il business model di patrimoni materiali e immateriali, in linea con approcci disciplinari (economico e di marketing), già emersi in precedenti ricerche e pubblicazioni. Sono state attenzionate nuove nozioni anche in termini di rifunzionalizzazione, che può superare il solo obiettivo di rendere-restituire un luogo della memoria. La memoria collettiva è la principale leva che consente di perpetuare un artefatto a valore atteso dalle generazioni successive da un/una possibile autore/testatore/erede/comunità/.

Casi nazionali e internazionali sono stati focus di analisi dei presupposti culturali, dei benchmark di reificazione, in ragione di una autonomia gestionale che non può dipendere dalla sola rilevanza comunitaria.