Il diritto alla città e le pratiche artistiche nello spazio pubblico: due versioni dell'eterotopia

Responsabile: Pier Luigi Sacco

Anno 2019

Le città del 21.mo secolo stanno fronteggiando una crescente frammentazione spaziale e sociale che provoca disconnessione, marginalizzazione, esclusione e vulnerabilità. I pianificatori urbani discutono delle pratiche di rigenerazione urbana come opportunità per stimolare l’integrazione delle comunità locali. I progetti di interventi artistici e culturali in particolare sono spesso invocati come strumenti per accrescere la partecipazione e l’integrazione, ma le asimmetrie nei processi decisionali, promosse dalle elite locali e globali, con l’inclusione a volte degli stessi artisti, aumentano il divario tra coloro che decidono e coloro che sopportano le conseguenze di tali decisioni.

Come risultato, il termine eterotopia, così come formulato da Foucault, può essere applicato in modo sorprendentemente naturale a tali spazi per descrivere le modalità di estraneazione attraverso cui tali spazi condizionano il comportamento e le scelte individuali e collettive per promuovere gli interessi di coloro che orchestrano i processi di trasformazione urbana.

Questo progetto di ricerca intende analizzare gli effetti della contrapposizione tra due epistemologie alternative dell’etorotopia, quella foucaultiana e quella, ad essa alternativa, implicitamente definita dal pensiero di Henri Lefebvre. Lo scopo del progetto è quello di analizzare sia dal punto di vista teorico che di ricerca sul campo alcune pratiche artistiche e culturali nello spazio pubblico che appaiono di particolare interesse nella loro relazione con le forme e le modalità di appropriazione del diritto alla città che esse generano in soggetti socialmente svantaggiati, e in particolare alle minoranze etnico-culturali, ai nuovi poveri urbani, e al precariato giovanile urbano.

Il progetto prende le mosse da un paper recentemente pubblicato, P.L. Sacco, S. Ghirardi, M. Tartari e M. Trimarchi, 2019, “Two versions of heterotopia: The role of art practices in participative urban renewal processes”, Cities 89, 199-208, e ha prodotto altri due lavori attualmente in corso di valutazione editoriale: P.L. Sacco, S. Ghirardi, M. Tartari e M. Trimarchi, “Re-orienting the gaze: Artist positionality in community art-based projects. The Gramsci monument case” e D. Colucci e P.L. Sacco, “Postcards from the elsewhere. Emotionally unravelling the glocal megacity“.