Anno 2017
Lo studio esplora la creazione di una capability a livello di destinazione turistica secondo due prospettive complementari: i) l’identificazione degli elementi costitutivi che definiscono questo concetto (prospettiva statica) e ii) l’analisi delle interazioni tra questi elementi (prospettiva dinamica).
Il lavoro si concentra su una specifica capability: la creazione di un nuovo prodotto in una destinazione alpina (Livigno in Italia). Il framework teorico fa riferimento a tre dimensioni identificate in precedenti studi sulla relazione tra capability di destinazione e competitività (Haugland, et al. 2011; Ness, H., et al. 2014): inter-destination bridge ties; destination governance; destination capabilities.
Il lavoro permette di verificare l’ipotesi che la creazione di una capability di destinazione richiede un approccio “integrato” e “multilivello” (Haugland, et al. 2011), identifica le determinanti su cui si fonda lo sviluppo di questa capability collettiva e definsce tre fasi del processo di sviluppo della capability: scouting, implementation and involvement.
Una prima versione dello studio, nel quale è coinvolto il collega IULM Ruggero Sainaghi è stato pubblicato in De Carlo, M.,Sainaghi, R. (2016). How to Create Destination Capabilities in the Field of New Product Development. In Pechlaner H. & Innerhofer, E. (Eds.), Competence-based innovation in hospitality and tourism. Gower, Ashgate Publishing.