TAM TAM: Inaugurato il Museo Diffuso della Comunicazione con un'opera di Nespolo

Università - 24 ottobre 2023

La hall di IULM 1 cambia aspetto: lunedì 23 ottobre è stato inaugurato TAM TAM, il Museo Diffuso della Comunicazione, che sta trasformando il Campus dell’Ateneo in un percorso espositivo aperto a tutta la cittadinanza e non solo alla comunità universitaria.

Inaugurato TAM TAM - Teatro delle Arti Mediali

Inaugurato TAM TAM - Teatro delle Arti Mediali

Master ad Honorem a Ugo Nespolo

Master ad Honorem a Ugo Nespolo

Opera di Ugo Nespolo

Opera di Ugo Nespolo

Prof. Giovanni Puglisi - Presidente del Consiglio di Amministrazione

Prof. Giovanni Puglisi - Presidente del Consiglio di Amministrazione

Prof. Vincenzo Trione - Preside della Facoltà di Arti e turismo

Prof. Vincenzo Trione - Preside della Facoltà di Arti e turismo

Ugo Nespolo

Ugo Nespolo

La prima installazione – che è stata svelata alla presenza del Rettore, Prof. Gianni Canova, del Presidente del Consiglio di Amministrazione, Prof. Giovanni Puglisi, del Preside della Facoltà di Arti e Turismo, Prof. Vincenzo Trione e degli Assessori alla Cultura rispettivamente di Regione Lombardia e del Comune di Milano, Francesca Caruso e Tommaso Sacchi – è il Teatro delle Arti Mediali, opera realizzata dallo scultore biellese Ugo Nespolo. Nell’occasione all’artista è stato conferito il Diploma di Master ad honorem in Management delle Risorse Artistiche e Culturali.

In apertura di cerimonia il Prof. Giovanni Puglisi – anche Direttore scientifico del Master - ha raccontato come l’incontro con Nespolo sia stato “una consacrazione del progetto del Master in Management delle Risorse Artistiche e Culturali: educare alla bellezza, che si declina attraverso le molteplicità di tutti i linguaggi artistici. L'umiltà autoriale ha permesso a Nespolo di costruire un messaggio a partire dalla scomposizione di un esistente artistico, sapientemente metabolizzato. I nostri studenti sapranno trarre dalla vitalità di questo artista stimolo e coraggio per dare alla loro futura professione contenuto e spessore.”

La cerimonia è proseguita con la laudatio del Prof. Vincenzo Trione, che motivando il Diploma di Master honoris causa all’artista, ha affermato: “Tra gli eretici animatori dell’Arte Povera, tra i protagonisti più originali della Pop Art italiana, ma anche cineasta e teorico, Ugo Nespolo è tra gli ultimi eredi di quella che è stata definita ‘avanguardia di massa’. Erede consapevole del futurismo, capace di muoversi su registri, media e territori non contigui (pittura, scultura, grafica, design, cinema, televisione), impegnato a intrecciare, sulle orme di una nobile tradizione novecentesca, l’esperienza del fare con la pratica della scrittura critica, Nespolo ha compiuto continue scorribande tra pratiche e linguaggi, senza mai tradire il suo stile inconfondibile, fondato su cromie luminose e sgargianti, sul rispetto della riconoscibilità, sulla volontà di risolvere ogni figura in una chiave popolare e infantile. Ma, soprattutto, sulla sapienza nel costruire divertite narrazioni visive”.

“Sono emozionato di essere qui, in quello che considero uno dei campus più belli che ho mai visitato – ha invece affermato il Maestro Ugo Nespolo, nella sua lectio magistralis. È un luogo veramente straordinario, non solo per la sua struttura ma anche per i programmi che presenta. Per questo mi considero onoratissimo. In merito all’opera realizzata per la hall dell’Università vi chiederete: perché lavorare con un teatro? Perché utilizzare oggetti mobili? Perché l’idea viene proprio dalla letteratura portatile: questo teatrino è l’estensione di un teatro di marionette che io facevo da bambino. È un po’ lo stesso concetto: un teatrino, ma che tocca le arti che hanno a che fare con voi, con l’università. Il messaggio che intendo lanciare è di non lasciarvi coinvolgere dal luogo comune, da quello che si deve fare. È molto più importante essere critici e intraprendere the wrong way, la strada sbagliata. Non pensare che per far felice il mercato bisogna ripetere ciò che ha già funzionato, perché non è vero che ciò che costa vale: ciò che costa, costa. Per questo non abbiate mai paura di osare, di andare dentro le discipline: io ad esempio ho lavorato molto col cinema, ma anche con la televisione. L’artista dev’essere veramente libero.”

TAM TAM è la ripetizione ritmica, come il suono di un tamburo – tra i primi modi di comunicare a distanza – delle iniziali dell’opera del Maestro Nespolo, Teatro delle Arti Mediali, che rappresenta 14 icone della comunicazione: dalla macchina per scrivere, alla chiocciola della posta elettronica, dalle testate dei quotidiani alla televisione e alla radio e alla cinepresa e anche una rivisitazione del Pensatore di Rodin.

“Il Teatro delle Arti Mediali – ha raccontato il Rettore Canova all’inaugurazione – è solo la prima tappa di un più ampio Museo Diffuso della Comunicazione che occuperà man mano gli spazi interni ed esterni dell’Ateneo. Questo vuole essere un museo aperto non solo alla comunità della IULM, ma anche alla città, e vuole narrare le discipline che insegniamo in questa Università, ovvero la comunicazione in tutte le sue sfumature. Ci siamo domandati: com’è possibile che nel nostro Paese non esista un museo dedicato alla comunicazione? Allora, iniziamo a farlo partendo da qui”.
“L’Università IULM già ospita da anni – ha aggiunto il Rettore – diverse opere d’arte, da Pomodoro a Isgrò, da Moncada a Rotelli. Un quartiere si può rigenerare anche a partire dalle opere d’arte che ospita. E l’idea è quella di fare del Campus IULM un territorio di bellezza diffusa e un museo espanso della comunicazione”.

Queste le opere d’arte presenti, a oggi, all’interno del campus IULM:

  • La residenza di Poseidone era un gran bel palazzo in fondo al mare
    Ignazio Moncada, 2002
  • Sulle finzioni: “Bilancia giorni”
    Giò Pomodoro, 1983
  • Monumento all’Inferno
    Emilio Isgrò, 2018
  • Porta d’oro
    Marco Nereo Rotelli, 2009
  • Time Without End
    Masbedo, 2021
  • Albero Segreto
    Eliazar Hernández Arias e Nidia del Carmen de la Cruz, 2021
  • Contatti Tenaglia
    Giò Pomodoro, 1970
  • Teatro delle Arti Mediali
    Ugo Nespolo, 2023