In vista dell'anteprima mondiale del progetto ScentDia che si terrà il prossimo 21 febbraio 2025 alle 19:30 presso il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, abbiamo posto alla professoressa Luisa Damiano alcune domande.
Redazione: Può illustrarci come è nato il progetto ScentDia e in che modo lei e la IULM siete state coinvolte ?
Luisa Damiano: ll mio lavoro punta a integrare la filosofia della scienza, le teorie dei sistemi complessi e l’etica nel processo di sviluppo dei robot sociali, affinché diventino nostri partner, e non sostituti. All’Università IULM ho trovato un ambiente transdisciplinare di frontiera, che mi ha incoraggiato a far dialogare questo approccio con la dimensione artistica. Nella mia prospettiva, l’incontro tra filosofia e arte apre spazi in cui possiamo sperimentare nuove modalità di interazione con i robot sociali prima della loro diffusione. In altri termini: possiamo sperimentare segmenti dei nostri futuri possibili e così riflettere criticamente su come possiamo usare questa tecnologia a supporto del nostro positivo auto-sviluppo. Quando l’artista e robotica Mari Velonaki mi ha proposto di collaborare con lei alla creazione di nuove forme di presenza sociale per i robot, ho visto un’opportunità unica per esplorare il potenziale di questo dialogo tra arte, robotica e filosofia.
Redazione: Quali sono le finalità del progetto e quali le innovazioni che questo porta con sé?
Luisa Damiano:
ScentDia fa parte della serie robotica Diamandini di Mari Velonaki. E' la terza e, per ora, l'ultima opera della serie, nella cui creazione Mari ha voluto coinvolgere l'artista profumiere Manos Gerakinis e me. ScentDia è un robot sociale unico nel suo genere, perché progettato per interagire con gli esseri umani non solo attraverso movimenti e suoni, ma anche attraverso stimoli olfattivi. Per la prima volta, un robot sociale incorpora un profumo appositamente creato per un agente robotico, con l'obiettivo di arricchirne la "presenza" e l’interattività. L’essenza di ScentDia, sviluppata da Manos, non è solo un elemento estetico, ma veicola un preciso messaggio filosofico ed etico. I robot sociali non devono essere pensati e costruiti come nostri sostituti. Devono essere ideati e creati come agenti artificiali diversi sia dagli oggetti inanimati, sia dagli esseri viventi e, specificamente, dagli esseri umani. In ScentDia anche l’olfatto diventa quindi un mezzo per costruire un’identità robotica unica, capace di abitare i nostri spazi sociali senza confondersi con la nostra identità.
Redazione: Sono previsti ulteriori sviluppi futuri e se sì quali saranno?
Luisa Damiano:
L’innovazione di ScentDia potrebbe presto trovare applicazione nei robot di servizio. La sua “presenza olfattiva”, nata come espressione artistica, potrebbe diventare un elemento chiave per migliorare l’interazione tra esseri umani e robot in diversi contesti. Un possibile sviluppo riguarda l’assistenza a persone non vedenti, per le quali l’olfatto potrebbe diventare un canale di comunicazione essenziale nelle interazioni umano-robot. Ma il potenziale va oltre. Nei settori dei servizi alla persona, l’uso di stimoli olfattivi potrebbe rendere le interazioni più coinvolgenti e aiutarci a costruire una forma robotica di identità per questi nuovi agenti artificiali, atta a distinguerli marcatamente dagli esseri umani.