Manifesto della comunicazione non ostile

Università - 29 luglio 2020

L’Università IULM ha aderito al Manifesto della comunicazione non ostile, un progetto sociale di sensibilizzazione contro la violenza delle parole.

Il potere delle parole: commuovono, uniscono, scaldano il cuore. Oppure feriscono, offendono, allontanano. In Rete, spesso l’aggressività domina tra tweet, post, status e stories. Se è vero che i social media sono luoghi virtuali, è altrettanto vero che le persone che vi si incontrano sono reali, e che le conseguenze del linguaggio che si utilizza per comunicare è reale. Per questo oggi, specie in Rete, bisogna prestare sempre più cura all’utilizzo delle parole e degli strumenti comunicativi. Per sottolineare l’attenzione a questo importante tema, l’Università IULM ha pertanto aderito a un progetto sociale di sensibilizzazione contro la violenza delle parole firmando il Manifesto della comunicazione non ostile, promosso dall’associazione Parole Ostili.

Il Manifesto, a cui hanno aderito anche altre importanti realtà universitarie come Università Cattolica del Sacro Cuore, Dipartimento di Scienze Politiche Luiss, Università Lumsa, Università di Trieste, IUSTO, Università di Brescia, Università de L’Aquila, Università di Genova, Università di Salerno, Università di Camerino, Università di Udine, Università di Teramo, ha l’obiettivo di sensibilizzare le persone ai temi della dell’educazione e della cittadinanza digitale, incoraggiare l’uso consapevole e corretto degli strumenti di comunicazione in Rete e diffondere l’attitudine positiva a scegliere con cura le parole.

Il Manifesto della Comunicazione non ostile:

  1. Virtuale è reale
    Dico e scrivo in rete solo cose che ho il coraggio di dire di persona.
  2. Si è ciò che si comunica
    Le parole che scelgo raccontano la persona che sono: mi rappresentano.
  3. Le parole danno forma al pensiero
    Mi prendo tutto il tempo necessario a esprimere al meglio quel che penso.
  4. Prima di parlare bisogna ascoltare
    Nessuno ha sempre ragione, neanche io.
    Ascolto con onestà e apertura.
  5. Le parole sono un ponte
    Scelgo le parole per comprendere, farmi capire, avvicinarmi agli altri.
  6. Le parole hanno conseguenze
    So che ogni mia parola può avere conseguenze, piccole o grandi.
  7. Condividere è una responsabilità
    Condivido testi e immagini solo dopo averli letti, valutati, compresi.
  8. Le idee si possono discutere. Le persone si devono rispettare
    Non trasformo chi sostiene opinioni che non condivido in un nemico da annientare.
  9. Gli insulti non sono argomenti
    Non accetto insulti e aggressività, nemmeno a favore della mia tesi.
  10. Anche il silenzio comunica
    Quando la scelta migliore è tacere, taccio.