A settembre gli studenti delle università italiane torneranno in aula, con mascherine – o altri dispositivi di protezione – percorsi separati in entrata e in uscita e anche accessi diversificati ai servizi, come toilette e mense. É quanto ha affermato il Ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi, che il 2 luglio a nella sede dell’Università Statale, ha incontrato i Rettori delle università lombarde e il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana per affrontare il tema di come tornare negli atenei nel prossimo anno accademico.
“IULM sarà pronta a qualsiasi scenario. Non abbiamo solo 1
piano, ne abbiamo stilati 3. Qualsiasi cosa accadrà in autunno saremo pronti a
fronteggiarla.” In un’intervista a Il Giorno, il Rettore, prof. Gianni Canova, ha parlato della fase 3 che l’Università IULM si appresta ad affrontare. "A settembre, per quanto
sarà possibile, si tornerà in aula perché l'università non è solo erogazione di
saperi ma condivisione, socialità ed esperienza. […]. Il nuovo modello che si
andrà a creare, se il quadro sanitario sarà simile a quello attuale, prevede un
sistema blended, con il maggior numero delle lezioni in presenza e una parte da
remoto. Agli studenti fuori sede e stranieri, in particolare, sarà sempre
garantita la possibilità di seguire gli insegnamenti in aula attraverso lo
streaming"
Come afferma il Rettore, una task force metterà a punto un protocollo per regolare la presenza nelle aule degli studenti. Ma andranno studiati anche i flussi nelle aree comune, per rispettare il distanziamento. Un altro tema fondamentale è quello degli ingressi differenziati. "Le lezioni da
settembre non potranno tutte iniziare alle 9 del mattino ma anche prima e dopo – prosegue il Prof. Canova - I corsi andranno avanti fino alle 20 e sabato sarà
giornata di lezione".
Circa la paura di un calo delle immatricolazioni, Canova è fiducioso "Nella peggiore delle ipotesi ci sarà una flessione inferiore al 5%. Ma
sono già al "completo" i due corsi di laurea in inglese, la triennale
in Comunicazione d'impresa e la magistrale in Strategic Communication. lo credo
che gli studenti, come le loro famiglie, credano ancora nella forza della
formazione, una sorta di "polizza" per il futuro a cui non intendono
rinunciare".