Colmare il digital divide

Università - 19 ottobre 2020

Un editoriale del professor Fabio Vittorini invita a riflettere sui dati confortanti della crescita delle iscrizioni negli atenei milanesi, ma anche sulle azioni da intraprendere per non disperdere questo patrimonio

In un editoriale pubblicato lo scorso 16 ottobre sul quotidiano “Il Giorno”, Fabio Vittorini, professore di Letterature comparate e delegato dal Rettore ai Rapporti con i laureati e con l'Associazione AIULM, sottolinea come, contro tutte le previsioni “catastrofiste” indotte dalla pandemia da Covid-19, in tutte le università milanesi si siano registrati incrementi nelle iscrizioni alle lauree triennali: accanto al +10% della IULM, si registra, ad esempio, un + 13,6% della Statale e un +2,1% della Cattolica.
Rimane negativo il dato, rilevato dall’Ocse, relativo alla percentuale di laureati nel nostro Paese: solo il 19% degli italiani fra i 25 e i 64 anni si è laureato, contro una media quasi doppia rispetto a quella cifra.

In quale modo è allora possibile attivarsi affinché si riesca a invertire la tendenza? Ecco la soluzione proposta da Vittorini: “Usando le risorse messe a disposizione dall'Unione Europea per buttarsi alle spalle il vergognoso digital divide che affligge il paese e per attuare politiche che incentivino il lavoro specializzato, l'innovazione e la nascita di start-up. Perché questo accada occorre premiare quei giovani che con grande coraggio ora investono in formazione, ovvero nel futuro del Paese.”