Un ciclo di incontri sul tema della transdisciplinarità. Il quarto incontro Innovazione, transdisciplinarità e trasversalità si terrà il 17 aprile e vedrà ospite il Professor Andrea Prencipe, Rettore dell'Università LUISS
Di cosa parliamo quando parliamo di “transdisciplinarità”? La transdisciplinarità esprime l’esigenza di percorsi di educazione e ricerca capaci di oltrepassare i confini disciplinari senza limitarsi a giustapporre discipline diverse (multidisciplinarità) o a contaminarle localmente (interdisciplinarità). L’idea è quella di una riorganizzazione profonda della dinamica di costruzione del sapere. Si tratta di un aspetto essenziale della riforma del nostro paradigma di conoscenza, per affrontare le sfide e le crisi della contemporaneità. Tutte le sfide e le crisi dell’umanità planetaria – democratica, ambientale, energetica, pandemica, economica, geopolitica, educativa … – sono altrettante sfide e crisi cognitive. L’ostacolo alla comprensione delle sfide e delle crisi non sta solo nella nostra ignoranza, ma si annida anche e soprattutto nella nostra conoscenza, nel modo in cui questa è prodotta, organizzata e trasmessa.
La specializzazione disciplinare ha apportato molte conoscenze. Ma queste conoscenze sono incapaci di cogliere i problemi multidimensionali, fondamentali e globali. I modi di pensare che utilizziamo per trovare soluzioni ai problemi più gravi della nostra era planetaria costituiscono essi stessi uno dei problemi più gravi che dobbiamo affrontare. Più i problemi diventano multidimensionali, maggiore è l’incapacità di pensare la loro multidimensionalità; più le crisi avanzano, più aumenta l’incapacità di pensare le crisi; più i problemi diventano globali, maggiore è l’incapacità di raffigurarli.
La coscienza dei problemi planetari non può esistere quindi senza un pensiero capace di collegare le nozioni ancora disgiunte e i pensieri ancora compartimentati. Per affrontare questi problemi abbiamo bisogno di una nuova forma di pensiero. In altri termini: abbiamo
bisogno di una riforma del pensiero e, inseparabilmente, di una riforma
dell'educazione.
L’Università IULM è lieta di inaugurare un progetto intorno al tema della transdisciplinarità attraverso alcuni incontri con autorevoli personalità che hanno riflettuto in profondità su un approccio transdisciplinare all’educazione e alla ricerca, nella consapevolezza che la conoscenza dei problemi del nostro tempo (anche sul piano delle singole professionalità), e la capacità di affrontarli, non possono esistere senza un approccio capace di collegare prospettive, linguaggi e forme di conoscenza, nell’orizzonte di un nuovo Umanesimo.
Il primo appuntamento, dal titolo “Socrate incontra Prometeo”, si è tenuto il 23 novembre e ha visto la partecipazione di Ivano Dionigi, Professore Emerito di Lingua e Letteratura latina dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, di cui è stato Magnifico Rettore dal 2009 al 2015. Lungi dal riproporsi come cultura parallela, autonoma e concorrente, l’umanesimo soccorre e rende compiuto il sapere tecnologico nel rappresentare e fronteggiare una triplice responsabilità e cura: l’ars interrogandi, la riappacificazione col tempo, la coscienza dell’insieme. A introdurre l'incontro il prof. Mauro Ceruti, professore IULM e Prorettore alla Transdisciplinarità.
Il secondo incontro dal titolo Il Metaverso e i gemelli digitali nella scienza, nella letteratura e nell’arte, si è tenuto il 1 marzo e ha visto la partecipazione di Silvano Tagliagambe, Professore emerito di Filosofia della scienza. Le neuroscienze oggi evidenziano e studiano un’articolazione duale del soggetto, che rende ciascuno di noi, contemporaneamente, spettatore e protagonista, attore e testimonio di sé, scisso in un «io» che agisce e in un «io» che assiste, propone, corregge, testimonia, critica, tiene memoria e infine giudica. Qui è la radice profonda e antica del concetto di gemello digitale, oggi riproposta e rielaborata dal complesso delle analisi riguardanti il Metaverso: un gemello invisibile, il gemello fantasma, che si contende con il gemello visibile il complesso della nostra esistenza. Da questo punto di vista il nostro vissuto sarebbe il risultato di una continua contesa tra questi due soggetti, allo stesso tempo opposti e complementari, che si inseguono l’un l’altro. Ciò che chiamiamo «coscienza» si costruirebbe così in una sorta di scena teatrale, in una relazione senza soluzione di continuità fra il «senso della realtà» e il «senso della possibilità», in un dialogo ininterrotto fra due gemelli, uno in carne e ossa, l’altro leggero e immateriale e oggi sempre più digitale.
Il 16 marzo si è tenuto invece l'incontro dal titolo "Scienze umane e sociali per l’ingegneria: l’esperienza del Politecnico di Torino dal 2018 a oggi" con Juan Carlos De Martin, professore ordinario di ingegneria informatica al Politecnico di Torino, dove è Vice Rettore per la cultura e la comunicazione e co-dirige il Centro Nexa su Internet e società. Dal 2011 è associato al Berkman Klein Center for Internet & Society dell'Università di Harvard. Insieme al giornalista e saggista Luca De Biase ha ideato e cura Biennale Tecnologia ("Tecnologia e/è Umanità"). De Martin è membro del consiglio scientifico dell’Enciclopedia Treccani e del comitato d'indirizzo di Biennale Democrazia. Dal 2014 al 2018 è stato membro della Commissione per i diritti e i doveri in Internet istituita dalla Presidente della Camera dei Deputati. È membro dell'IEEE - Institute of Electrical and Electronic Engineers ed è autore di oltre 120 articoli scientifici, capitoli di libri e brevetti internazionali. È autore del libro Università futura – tra democrazia e bit, e ha curato, insieme a Dulong de Rosnay, il libro The Digital Public Domain: Foundations for an Open Culture. Durante l'incontro, il professor De Martin ha raccontato l'esperienza del Politecnico di Torino che, dal 2018, ha avviato una serie di iniziative con l'obiettivo di favorire un dialogo più serrato e più ampio tra, da una parte, le discipline ingegneristiche classiche e, dall’altra parte, le scienze umane e sociali. A distanza di quattro anni le tre principali iniziative – Biennale Tecnologia, l'insegnamento “Grandi sfide” e il centro Theseus su tecnologia, umanità e società – sono operative, rendendo il Politecnico un pioniere a livello nazionale e avvicinandolo alle migliori esperienze internazionali.
Il prossimo incontro si terrà:
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17 aprile 2023, IULM 6, ore 17, 30,
Innovazione, transdisciplinarità e trasversalità - Andrea Prencipe, Rettore Università LUISS
L’innovazione è un fenomeno multidimensionale: antropologico, culturale, sociologico, economico-finanziario, organizzativo, nonché tecnologico. La trasversalità intrinseca del fenomeno richiede approcci trasversali per agirlo e lenti multifocali e prospettiche per interpretarlo. Attraverso immersioni teoriche che spaziano dall’economia alla teoria organizzativa e analisi letterarie e storiche, l’obiettivo della lezione è di offrire spunti di riflessione per una lettura complessa del fenomeno innovazione.
Andrea Prencipe (PhD) è Rettore della Luiss Guido Carli e Professore di Organizzazione e Innovazione. Ha ricoperto incarichi accademici presso l’Università del Sussex, l’INSEAD e l’Università G. d’Annunzio; è stato Visiting Professor alla Rotterdam School of Management, alla BI Norwegian Business School e all’Imperial College di Londra. La sua attività di ricerca verte sull’organizzazione dell’innovazione, sulle organizzazioni project-based e sulle relazioni tra capitale sociale e processi innovativi. Il suo impegno, nel ruolo di Rettore, è volto a sostenere l’innovazione accademica, incoraggiare gli studenti ad assumere un ruolo attivo nella propria formazione e assicurare che l’Università contribuisca concretamente al progresso socio-economico
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Il ciclo di incontri sulla transidisciplinarità fa parte dell’iniziativa Badge of Honour.
La partecipazione degli studenti a tutti gli incontri varrà come Badge of Honour