Fulvio Irace è stato professore ordinario di “Storia dell’Architettura e del Design” presso il Politecnico di Milan e visiting professor all’Accademia di Architettura di Mendrisio. Ha fatto parte del Collegio dei Docenti del corso di Dottorato in “Storia dell’Architettura e dell’Urbanistica” del Politecnico di Torino e al Collegio dei Docenti del corso di Dottorato in Design del Politecnico di Milano.
È tra i componenti del board of trustees della Fondazione Renzo Piano (Genova), fa parte del comitato scientifico della Fondazione Museo di Brera .
È tra i fondatori dell’Associazione nazionale Archivi di Architettura (AAA-Italia) e dell’associazione MuseoCity (2016) che dal 2017, organizza le edizioni di Museo Segreto e MuseaMilano. È stato anche tra i promotori della sezione “Architettura e Design” del CASVA (centro alti studi e valorizzazione delle arti) del Comune di Milano.
Dal 2005 al 2009 è stato membro del Comitato scientifico della Triennale di Milano e curatore del settore Architettura e Territorio.
È stato coordinatore nazionale del progetto PRIN 2008 dal titolo “Il design del patrimonio culturale fra storia, memoria e conoscenza. L'Immateriale, il Virtuale, l'Interattivo come "materia" di progetto nel tempo della crisi.
Nel 2008-2009 è stato membro della giuria del Mies van der Rohe European Prize, il prestigioso premio patrocinato dalla Comunità Europea e della Fundaciò Mies van der Rohe di Barcellona.
Nel 2011 è stato invitato dal comitato scientifico di ICOMOS a tenere una “master conference” al CAH, International Conference Intervention Approaches for the 20th Century Culturale Heritage, Madrid; nel 2012 ha tenuto una seconda “master conference al convegno ICOMOS, 7° Encuentro Nacional del Comité Cientifico de Arquitectura del Siglo XX presso Universidad Autònoma de San Luis Potosi(Mexico).
Sempre nel 2012 ha partecipato alla XIII edizione della Biennale di Venezia con l’installazione della mostra “Facecity”.
Redattore per l’architettura delle riviste “Domus” (1980-86) e “Abitare” (1987-2007), ha collaborato alle principali riviste di settore nazionali e internazionali (“A+U”; “Architectural Review”, “Casabella”, “Lotus”, “Ottagono”, “Op.Cit.”, ecc;) ricevendo nel 2005 il premio Inarch Bruno Zevi alla critica d’architettura. Dal 1986 è opinionista d’architettura per il supplemento domenicale de “Il Sole 24 Ore”. Sino al 2007 è stato direttore del bollettino di studi e ricerche dell’associazione nazionale AAA-Italia (Associazione Archivi di Architettura).
Attento soprattutto alle problematiche storiografiche dell'architettura italiana tra le due guerre ha dedicato allo studio di tali temi l'impegno di alcune mostre ("La Metafisica: gli Anni Venti, 1980; "GliAnniTrenta", 1982; "Architetture del Novecento", 1988; "Carlo Mollino", 1989; "Gigiotti Zanini", 1992; "L'architetto del Lago",1993) e di libri, tra cui Aldo Andreani; Gio Ponti:la casa all'italiana; Carlo Mollino; Giovanni Muzio; MilanoModerna, etc. che sono stati valutati fondamentali per la scrittura della storia dell’architettura italiana. Alcuni dei suoi lavori sono stati alla base della riconsiderazione critica dell’architettura italiana tra le due guerre e nel periodo del miracolo economico, rimanendo tutt’ora come punti fermi di un processo di rivalutazione dell’Identità Italiana nel contesto internazionale. In particolare, gli studi su Gio Ponti hanno inaugurato e alimentato un interesse per la figura del maestro milanese che l’ha finalmente collocato nel suo giusto rilievo internazionale. In tempi più recenti, la sua attenzione si è concentrata sull’architettura italiana contemporanea, in particolare sulla figura di Renzo Piano, e sul design della casa.
Tra i suoi lavori più recenti nel campo della critica, della metodologia storica, dell’abitare contemporaneo e del design si ricordano: Dimenticare Vitruvio, 2001 e 2008; Le città visibili: Renzo Piano, 2007; Divina Proporzione, 2007; Gio Ponti, 2009; Carlo Mollino 2011; Emilio Ambasz. Invenciones, 2011; Writing on the Walls 2012; Franco Albini, 2013; Triennal 1951: Post-War reconstruction and “Divine Proportion” 2013, Design and Cultural Heritage, 2013; Storie di interni, 2015; Codice Mendini, 2016; Domus 1000 (2016, monographic celebrative issue); Domus 1013. Non c’è Italia senza spine (2017, monographic celebrative issue); Domus 1025. Italia Fabbrica, (2018, monographic celebrative issue); Domus 1041. Milano Italia (2019, monographic celebrative issue); Atlante della ceramica italiana, 2019; Unifor. A committment to architecture, 2019; Gio Ponti. Amare l’architettura, 2019.
PRINCIPALI AREE DI INTERESSE SCIENTIFICO
Storia dell’architettura, storia del design, storia della critica architettonica, archivi di architettura e design, museologia
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