Questo volume raccoglie i risultati di ricerche sulla traduzione svolte nel corso di circa due decenni. I primi tre capitoli espongono il quadro teorico e i principali concetti e strumenti analitici che informano i capitoli che seguono. L’impostazione traduttologica, essenzialmente target-oriented, propone una visione che combina alcuni aspetti della prospettiva descrittivista con altri di quella funzionalista, ponendo l’accento sugli elementi comuni tra i due approcci. Questa visione si concretizza nella categorizzazione delle traduzioni come un fuzzy set, cioè come un insieme aperto e fluido che accoglie al suo interno, con un grado diverso di appartenenza, testi trasposti attraverso diversi sistemi linguistici e semiotici con un rapporto variabile con il testo fonte. Accanto a questa idea innovativa, nel volume vengono avanzate per la prima volta altre proposte, come il suggerimento di considerare la lingua tradotta come un vero e proprio sotto-sistema all’interno del diasistema della lingua ricevente e l’ipotesi che l’applicazione della così detta ‘Teoria del Monitor’, mutuata dalla glottodidattica, possa servire a spiegare perché il testo tradotto presenta caratteristiche peculiari ‘universali’, indipendenti dalla coppia di lingue coinvolte. I restanti capitoli sono costituiti da saggi di carattere applicativo in alcuni casi già pubblicati in volumi o riviste, in questa sede aggiornati, rielaborati e riorganizzati. Nel capitolo finale l’attenzione si sposta sul grande tema delle traduzione dei testi specialistici, particolarmente cruciale nel mondo contemporaneo.