MMCPI –Modi, Memorie e Culture della Produzione cinematografica italiana 1949-1976

Responsabile: Luisella Farinotti

Anno 2019

Progetto vincitore del Bando Prin 2017, coinvolge, oltre al Principal Investigator M. Comand dell’Università degli Studi di Udine, V. Zagarrio, dell’Università Roma 3, e S. Martin, dell’Università degli Studi di Parma.

Il progetto di ricerca vuole analizzare i modi, le memorie del lavoro e le culture della produzione, a partire dalla constatazione che non esistono studi sistematici e sul lungo periodo sul sistema produttivo italiano e sulle sue specificità. La domanda che muove la ricerca riguarda la possibilità di uno specifico “Sistema-Italia” nel campo della produzione cinematografica. A tal fine viene preso in considerazione un periodo storico, dagli anni Cinquanta ai primi Settanta, tra i più significativi della storia cinematografica nazionale, ma dei meno approfonditi sul piano industriale e produttivo. Il progetto insegue un’opzione metodologica che punti – secondo una prospettiva inedita nella storiografia del cinema italiano - all’integrazione di due protocolli investigativi e due fronti di ricerca diversi eppure virtuosamente interrelati: i modi della produzione (guardando ai cosiddetti Production Studies) e le culture e memorie della produzione e del lavoro (guardando ai Cultural Studies). Nel primo caso la ricerca indagherà le dinamiche che plasmano il sistema e le possibili tipologie produttive (nazionali, co-produzioni, compartecipazioni, produzioni indipendenti, cooperative, ecc.), ricostruendo sia la cornice istituzionale ufficiale, sia la concretezza procedurale, qui includendo le prassi non istituzionali od ortodosse, tuttavia condivise (per esempio la pratica dello scambio tra mondo produttivo e politico). Nel secondo caso il progetto prevede un’indagine sulla dimensione pratica del lavoro (l’organizzazione del set, i flussi di lavoro, le dinamiche della contrattazione, ecc.) e sulla dimensione umana (comprendendo le rappresentazioni e le auto-rappresentazioni dei soggetti, l’auto-percezione dei ruoli, delle funzioni e delle competenze), nella convinzione che i vissuti, i codici di comportamento, le mentalità dei lavoratori e degli operatori, abbiano avuto un ruolo decisivo all’interno del funzionamento del sistema, ruolo poco o per nulla studiato. La ricerca intende illuminare la formazione di una o molteplici culture della produzione, delle identità e dei ruoli professionali e istituzionali; con un’attenzione alle zone più oscure e “invisibili” del sistema produttivo, alle logiche informali e alle dialettiche tra i livelli, come pure ai soggetti marginali, elementi decisivi per la comprensione dello specifico, cangiante, complesso, Sistema-Italia.